avvertenza ai naviganti: se non siete dotati di ironia e autoironia, evitate di leggere questo blog, non sareste in grado di apprezzarlo

giovedì 29 dicembre 2011

10 anni dopo...

... cammino per i viali, in questo momento semideserti, della mia università.
è come mettere un paio di scarpe vecchie e comode... torna tutto, gli angoli, le fontanelle, i sedili, le scorciatorie.
ogni luogo è un ricordo, una risata, un viso amico, che ora è lontano, o per fortuna vicino.
il primo giorno nella grande aula coi sedili di legno, con echi di grandi scienziati, un po' di soggezione, un po' di baldanza... l'incontro con vale, ci siamo trovate e non ci siamo mai più lasciate, e ora, dopo tanti anni, peregrinazioni, lotte, siamo a due piani e poche porte di distanza, e poter prendere ogni giorno il caffè insieme sembra un sogno.
i pianti sui gradini, perchè non si riusciva a uscire dal dedalo di integrali e derivate e gradienti e rotori.... la strage degli innocenti dei primi esami, lo smercio di appunti esercizi e magiche soluzioni, accumulate negli anni da saggi studenti che si preoccuparono di non disperdere il sapere così faticosamente raggiunto e trasmetterlo ai pivelli...
il Lucianone coi suoi soprannomi e i suoi punti per le tazzine, l'ermellino del magnifico rettore e gli improperi contro gli autori russi, e le barzellette di tutti su matematici biologi architetti e l'innominabile genia, gli ingegneri.... e poi gli anni più belli, le risate gli amici il prato per (non) studiare e 'socializzare', il laboratorio col suo mitico toni e il cazzeggio perenne, l'incoscienza dei 20 anni e il pensare di poter scoprire il mondo....
le feste per le lauree, i bagni nella fontana, e le scorribande per roma, fino all'alba, solo per il gusto di andare in giro

alcuni degli amici sono qui, o ci passano ogni tanto. altri, i più, sono dispersi nel mondo, a inseguire un lavoro, un amore, dei sogni

io sono tornata, non so per quanto, ma oro sono qui, e respiro quest'aria di casa. un viaggio è finito, un altro comincia.

mercoledì 21 dicembre 2011

colours

in un solo viaggio, tutti i colori del nostro splendido paese....
partendo dal verde scuro delle selve salentine, e il verde salmastro delle zone palustri
passando a tutte le tonalità del mare, dal nero metallico sotto le nubi temporalesche, al blu profondo e il verde smeraldo
il viola dei campi, e il giallo delle pratoline ottimisticamente fiorite nel primo giorno d'inverno
il bianco della neve sulle mie montagne, che diventano blu all'imbrunire, e per finire il tramonto arancio e rosa nel cielo di Roma, punteggiato di milioni di luci, come immergersi in un piccolo cielo scintillante
ogni viaggio è un'emozione

martedì 20 dicembre 2011

è solo un arrivederci....

... ma la malinconia arriva a ondate e sommerge la gioia e l'emozione. 
Scusate se scopiazzo, ma non saprei dire meglio ciò che provo, per cui, eccovi qua l'ennesima citazione da Coelho.
"Quando arriva l'ordine di trasferimento, il guerriero guarda tutti gli amici che si è fatto durante il cammino. Ad alcuni ha insegnato a udire le campane di un tempio sommerso, ad altri ha raccontato storie intorno al fuoco. Il suo cuore si rattrista.... il guerriero della luce ringrazia i compagni di viaggio, trae un profondo respiro e va avanti, portando con sè i ricordi di un viaggio indimenticabile"

lunedì 5 dicembre 2011

Galbraith: ovvero, non si finisce mai (almeno, io non finisco mai) di imparare

Strana sensazione... scoprire, in un libro che parla degli US (America Amore), scritto da un autore italiano e pubblicato nel 2011, ma che narra dei suoi viaggi negli US dei primi anni '60, che un noto economista dell'epoca, professore ad Harward, e ispiratore tra l'altro della politica economica del partito democratico durante la corsa alla presidenza Kennedy, pensava e sosteneva le stesse idee che, chiaramente con molta meno chiarezza e organicità, sostengo io... Strano, e preoccupante, perchè vuol dire che in 50 anni non è cambiato nulla. Ma anche, egoisticamente parlando, molto rassicurante, vuol dire che forse l'economia non è così astrusa come temo, e due concetti in fila forse posso riuscire a metterli persino io ;-)

per una documentazione naive
John Kenneth Galbraith

venerdì 2 dicembre 2011

"Certe cose si impelagano per un sacco di pessimi motivi e non le puoi disimpelagare, nemmeno per un sacco di buoni motivi." F. Vargas, L'uomo a rovescio

lunedì 28 novembre 2011

and the winner is....

Non posso resistere, la storia è troppo tragicomica.
Va condivisa.

Sto negli ultimi tempi raccogliendo in giro una serie di racconti su conclusioni di relazioni amorose, che sembrano uscite da un film di Verdone. Le più classiche, e tragiche, sono quelle di uomini mollati, che dopo nove mesi trovano la ex sistemata con un altro e con pargolo allegato ( e come questi poveretti restino massacrati da queste stronze, è qualcosa a cui non voglio pensare).

Ma ci sono anche storielle che, viste in prospettiva, fanno sbellicare, di fronte alla pochezza umana, per cui, via con la hit parade!e buone risate

- lui e lei si frequentano da un po', lei pensa che vada tutto bene, non ci sono segnali contrari, finchè lui le dice: guarda, tra noi non può funzionare, tu sei troppo intelligente per me
(risposta suggerita: è vero! )

- lui e lei si frequentano da un bel po', tanto che lui la porta a pranzo a casa per conoscere i suoi genitori. al ritorno dal pranzo, con lei tutta emozionata al pensiero che la cosa stia diventanto seria, lui le dice: credo che la cosa non vada, e la molla. dopo due settimane, durante le quali lei ha pianto sconsolata tutti i giorni, lui la chiama, lei spera, e lui le dice: sai, sto partendo per una vacanza con la mia nuova ragazza, non è che mi potresti tenere il gatto?
(risposta suggerita: si portamelo pure, così a te ti faccio al forno e col gatto ci faccio il patè (cit.cinematografica) )

- lui e lei stanno insieme da un bel po', la cosa sembra seria, si parla di progetti condivisi, forse c'è qualche scricchiolio ma il problema non è mai stato affrontato apertamente. quale modo migliore e più dignitoso di farlo, se non chiamarla al telefono la mattina di Natale, mentre la gente normale si scambia regali e auguri, e la gioia e la serenità regnano sovrane, e dirle: sai sono in crisi, forse è meglio se ci lasciamo?
(per essere ancora più signore poteva mandare un sms il giorno di san valentino :-) )

- e ora l'insuperabile numero uno!
lei e lui, storia che sembra andare bene, tanto che hanno deciso che lei si trasferisca da lui. lei si è licenziata dal suo buon lavoro, ha impacchettato tutte le sue cose e ha comprato il biglietto aereo, per andare da lui, che lavora dietro l'angolo, a Hong Kong. il giorno del volo, lui la chiama e le dice: sai, non sono molto convinto, forse non dovresti trasferirti....
(cretino, non potevi accendere prima il tuo singolo neurone? o era in vacanza?)

comunque, non tutto il male vien per nuocere, anzi... e vi assicuro che le fanciulle summenzionate possono farsi una bella risata al ricordo degli assurdi episodi capitati loro

aggiornamento del post:
si inserisce ottimamente in graduatoria anche un mollamento (questa volta lei molla lui) con perfetto tempismo  il giorno di san valentino.... dopo aver festeggiato a natale con tutta la famiglia l'annuncio delle nozze! direi che si inserisce bene al secondo posto, parimerito con il giorno di natale.... ora manca solo alla geniale casistica una rottura durante una festa di capodanno, aspetto news!!!

domenica 27 novembre 2011

l'estate prossima tutti a Galatina....

... a mangiare il pasticciotto, e le altre specialità tipiche.

La prossima estate sarà infatti realizzata la prima edizione di De.Co.Gustiamo, un'iniziativa che unisce due idee: le De.Co. (Denominazioni Comunali) e l'uso di prodotti a km zero.  L'obiettivo è salvaguardare le eccellenze, enogastronomiche ed artigianali in genere, tipiche del territorio, riuscendo a far conoscere i prodotti tipici su scala regionale e nazionale, almeno come primi passaggi. Lo step più ambizioso è chiaramente riuscire a far conoscere a livello internazionale i prodotti associati a una specifica località, come succede già per molte nostre specialità come il tartufo di Alba, o i limoni di Sorrento. Inoltre, uno degli obiettivi è proteggere i prodotti italiani anche da un punto di vista normativo, visto gli ingenti danni che le assurde regole comunitarie stanno arrecando alla nostra produzione agricola per favorire prodotti di minor qualità provenienti da altri paesi.

I De.Co. nascono proprio per impedire che prodotti di altissima qualità ed estremamente variegati, ricchezza del nostro paese, spariscano perchè riassorbiti dalla generale omologazione, perchè poco conosciuti al di fuori dell'ambito locale, e perchè purtroppo tutto ciò che è artigianale ha un prezzo che lo rende poco competitivo verso la grande produzione industriale e la grande distribuzione.

Riuscire ad associare il nome di una località a dei prodotti tipici garantisce sia la sopravvivenza del prodotto che una fonte di sviluppo per l'intera zona, con incremento del turismo, e destagionalizzazione dello stesso.

Ho avuto il piacere di partecipare all'anteprima di De.Co.Gustiamo, che si è svolta per la stampa e poi aperta al pubblico nella seconda settimana di novembre, a Galatina, presso l'azienda Santi Dimitri. Per l'occasione si è anche festeggiato il vino nuovo.

Galatina è comune De.Co. dal 2002, ma solo da quest'anno ha finalmente introdotto i suoi prodotti De.Co. che sono il pasticciotto, la mafalda, l'africano, e poi la patata e la cicoria, fissando un disciplinare per i produttori.

Durante la conferenza stampa, a cui hanno partecipato Vincenzo Rizzi, Antonio Spagnolo, Carlo Martin Vallone, e Roberto de Donno, si sono toccati alcuni altri argomenti interessanti, come la necessità di calmierare i prezzi durante la stagione estiva, e di destagionalizzare il turismo.

E' allo studio la possibilità di realizzare dei prodotti di denominazione provinciale, poichè (discorso che al sud mi capita di sentire piuttosto di rado, purtroppo) sembra che alcuni abbiano finalmente capito che per essere competitivi e poter allo stesso tempo difendere i propri prodotti e le proprio tradizioni, è necessario farsi conoscere, passaggio molto più facile quando si è uniti. Sarebbe un passo importante, vista la scarsissima efficacia che ogni tipo di associazione e cooperativa ha nel sud, con forte prevalenza di interessi privatistici e individuali.

La provincia ha finanziato un master in marketing, e i diplomati sono ora al lavoro nei vari comuni della provincia per censire i prodotti, stabilire i caratteri comuni e poter così stilare una lista di specialità e i loro disciplinari.

Al rinnovato interesse dei pugliesi verso la loro terra, e forse al desiderio di vederla finalmente emergere per le sue bellezze e ricchezze naturali, è sperabilmente dovuto il picco di iscrizioni alla facoltà di agraria di Bari, dopo tanti anni di disinteresse dei giovani verso l'agricoltura di qualità. Data la ricchezza di questa terra, che ormai considero anche un po' mia, sarebbe davvero meraviglioso vederla diventare competitiva e riuscire a far lavorare i suoi giovani con le sue due ricchezze, i prodotti artigianali e le meraviglie turistiche.

Un interessante siparietto: il rappresentante di un'associazione di consumatori si è augurato che questa iniziativa non vada a finire come iniziative simili di altri comuni della provincia, con prezzi eccessivi associati a una qualità non altrettanto alta.
Concordo sul fatto che l'artigianalità vada pagata, ma deve corrispondervi una effettiva alta qualità: si dice dalle mie parti "Fatti un buon nome e ammazza tuo padre", tradotto: una volta che si ha l'etichetta prestigiosa, e conoscendo la mentalità diffusa, è abbastanza facile immaginare che chi partecipa ai mercatini abbia smesso di badare alla qualità, sicuro comunque degli incassi dovuti alla buona fama del nome.

Speriamo davvero che l'iniziativa di Galatina segua una strada diversa... per ora l'assaggio dei prodotti è andato bene :-) Dai pasticciotti alle mafalde, alla buonissima pizza anche in versione dolce.
"poichè crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere. poichè ha la certezza che il suo pensiero può modificare la vita, la sua vita comincia a mutare. poichè è sicuro che incontrerà l'amore, lamore compare" P. Coelho
se non avete letto il manuale del guerriero della luce, ve lo suggerisco caldamente.. anche se, se non avete lavorato molto sulla vostra sensibilità e interiorità, vi sembrerà una marea di stupidate... altrimenti sarà una bellissima e coinvolgente riscoperta di voi stessi

venerdì 25 novembre 2011

Unione Europea

in trattoria con un polacco e un peruviano, mi chiedono: la bulgaria fa parte dell'europa?  e quanti paesi fanno attualmente parte dell'unione europea? dovrebbeso essere 27, ma chi li sa tutti?
quindi mi è venuta la curiosità, e ho fatto un po' di ripassino, che condivido volentieri

1952: Europa dei 6, i membri fondatori sono Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.

1973, Europa dei 9, con Danimarca, Irlanda e Regno Unito
(nel 1974 e 1975 finiscono le dittature portoghese e spagnola)

1981: Grecia

1986: Spagna e Portogallo  (è l'Europa dei 12, che ho studiato a scuola)

1995: Austria, Finlandia e Svezia; e viene firmato l'accordo di Schengen

2004: 10 nuovi stati, Slovenia, Cipro, Malta, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania.

2007: Bulgaria e Romania

sono al momento candidati: Croazia, ex-Repubblica Jugoslavia di Macedonia, Islanda, Montenegro, Turchia.

beh, neanche il polacco sapeva che la bulgaria fa parte della UE. l'ignoranza supera le frontiere :-)


venerdì 18 novembre 2011

ora, io non capirò un cavolo di politica ed economia, ma se sono un giovane che già si fa un c... così per pagare il mutuo per la sua casetta sfigata in periferia, con uno stipendio da persona normale e non da figlio di papà (che tanto avrà le case intestate a qualche società alle cayman), ok, le tasse sulla casa che ancora neanche posseggo le pagherò (tanto già le pago in quanto dipendente pubblico... insomma non posso scappare anche volendo), ma poi: non cambierò la macchina per i prossimi 15 anni, mi farò durare gli stivali e i cappotti 4 anni, andrò in pizzeria, o teatro, o cinema una volta ogni due mesi e farò spesa solo quando ci sono le offerte al discount....non posso mica creare i soldi dal nulla.... e  a maggior ragione non mi sposerò e non metterò su famiglia, come faccio a mantenerla? anche una massaia scema capirebbe che così non si aiutano granchè i consumi :-)

giovedì 17 novembre 2011

meditazione

da un po' di tempo non scrivo sul blog, eppure ne avrei di cose da scrivere.
cose che succedono, persone che si incontrano, pensieri che si accavallano.
sensazioni ed emozioni, date da cose semplici, o da fatti inaspettati. 
ma è difficile anche solo decidere da dove cominciare. come mettere ordine in tanto fluire di vita.
                                                                                                                       
però la cosa bella è che ci siano, tutte queste sensazioni. ed essere capace di assorbirle tutte.
sentire il sole che scalda anche se tira vento freddo, vedere il verde argento degli ulivi ogni volta che si imbocca una strada di campagna, sentire il mare d'inverno... vedere un sorriso negli occhi di un amico, percepire come se fossero di materia solida l'affetto e la vicinanza delle persone, ascoltare una risata, o cogliere un cambiamento, un inizio di qualcosa.
e apprezzare tutto, ogni istante. con un sorriso, che c'è sempre dentro, anche se magari fuori non si vede.

davvero, mi sembra di vivere davvero ogni istante. ci sono stati momenti in cui la vita scorreva senza che me ne accorgessi. momenti in cui pensavo che quella fosse la vita. ma ne era solo un pallido riflesso attraverso un velo. non si può capire, finchè non succede.

"smetti di provarci, arrenditi ... perchè non lasci che succeda e basta?" vale per tutto, ed è bellissimo arrendersi

martedì 15 novembre 2011

la caciotta scientifica

qualche tempo fa ha girato, su una mailing list di un istituto di ricerca, la seguente mail:
.....
ultimamente diverse persone mi hanno chiesto info sui prodotti (latte e yogurt) di XXX (persona che ha lavorato o lavora all'istituto, NdR) , che da poco ha avviato questa attività. Allego la lista dei prodotti con prezzi annessi. ...
Inviate le richieste a XXX che lunedì provvederà a farci avere quanto ordinato direttamente in laboratorio. ... ogni lunedì sarà possibile ricevere i prodotti.
.....
Ps: passaparola!

ora, a parte il fatto che sarebbe interessante sapere se tali prodotti caseari vengano venduti dietro rilascio di regolare scontrino fiscale; ma io dico.....
ma è dignitoso usare uno strumento come una mailing list di lavoro, che dovrebbe servire per comunicazioni di servizio, annunci di seminari, avvisi di segreteria, per pubblicizzare caciotte e simili? 

anche se in effetti questo sarebbe il primo passo verso una realtà che ho spesso auspicato... che molti di quelli che fanno ricerca si mettano invece a zappare la terra e mungere le vacche! sarà meglio incoraggiare la tendenza!

sabato 5 novembre 2011

il mare

Citazione da un libro che penso pochi abbiano letto, ma che superato l'impatto iniziale merita sotto alcuni aspetti di essere affrontato:

'Chi una volta ha baciato sulla riva del mare, lambito dall'onde danzanti, in un sussurro, quegli sa qual sia la cosa più bella al mondo, quegli ha parlato con l'amore'
da Berlin Alexanderplatz, di Alfred Doblin

domenica 16 ottobre 2011

stanotte la mia città è strana, come sospesa. 
vedo residui di lotte, vetrine infrante,
molti oggi hanno lasciato la città, per essere lontani da tutto questo.
vedo poca gente in giro, ma la poca che c'è è felice
coppiette di innamorati passeggiano tra le rovine,
gruppetti di giovani un po' alticci, dopo una settimana di lavoro, continuano il sabato sera per la strada dopo la chiusura dei locali

tanti tanti camion e lavoratori della nettezza urbana, che cercano di ridare ordine e pulizia,
assurdamente fuori posto, una fila di limousine bianche con led blu, per qualche motivo in attesa di qualcuno al circo massimo
una fila, ben più lunga, di persone, che in contrasto con quelle di oggi, in silenzio e in pace, si avviano con ceri in mano per un pellegrinaggio notturno
le strade chiuse per farle passare, mentre pregano, le stesse strade chiuse poche ore prima per salvare la città e i suoi abitanti da selvaggi impazziti.

il colosseo che è sempre là, splendido e sfacciato
e noi romani che torniamo. voi andate via, tornate da dove siete venuti,
dal vostro girone infernale.
noi romani siamo sempre qui, ci saremo sempre, e ci riprendiamo la nostra città

lunedì 19 settembre 2011

via roma a maglie

se vi viene dato appuntamento in qualche cittadina o paesino del salento, e pensate di poter usare il navigatore per raggiungere l'indirizzo convenuto, beh scordatevelo!
il vostro navigatore, o anche googlemaps, potrebbe non trovare non solo stradine di campagna, ma anche strade principali nel pieno centro delle città maggiori.
mi è capitato sia con lecce che con maglie, e dopo accurata riflessione siamo giunti a questa conclusione: non serve che strade come via roma, la strada principale di maglie, siano nelle vostre mappe satellitari.... i locali sanno benissimo quale sia via roma, e non è previsto che vengano 'stranieri'. anzi se siete stranieri, è meglio che non troviate la strada...
mi ricorda abbastanza la segnaletica basca! i paesi baschi non sono mai stati conquistati perchè i cartelli stradali sono talmente folli che andrete a finire ovunque tranne dove volete... i poveri centurioni romani chissà che bestemmioni quando si ritrovavano sempre allo stesso punto! stessa cosa succede in salento: agli incroci le indicazioni che vi servono dovete cercarvele nel retrovisore, perchè non sono mai dove dovrebbero essere.
comunque se cercate su viamichelin, vedrete che via roma a maglie esiste.... qualche volta!!!!

venerdì 2 settembre 2011

una piccola soluzione alla crisi...

... sarebbe, secondo me tornare alle cose semplici, fatte a mano.
ok, non capisco nulla di macro- e micro- economia, ma mi pare che la meccanizzazione, invece
di aiutarci, abbia alla fine creato una situazione in cui bisogna inventarsi dei lavori inutili (il settore
dei servizi) per poter guadagnare abbastanza da consumare ciò che viene prodotto in gran quantità e con minimo contributo umano...
un cane che si morde la coda.
se non fossi già "in là con gli anni" farei un pensierino a questo... il lavoro del  panettiere,
un lavoro nobile e molto molto faticoso... ecco perchè i ragazizni disoccupati non hanno voglia di farlo.
dovremmo essere un po' più umili e realistici, tornare a produrre ciò che serve davvero, e produrre cose vere, come il pane....

mercoledì 13 luglio 2011

Tribalismo di casa nostra

Una delle cose più belle nella vita è scoprire cose nuove o inaspettate :-)
Alla festa di S. Domenica a Scorrano, tra luminarie e ipnotici fuochi tutto al ritmo di musica, stretta tra la folla, naso al cielo, ho avuto la folgorazione: stavo partecipando a un rito tribale, una strana cerimonia che impressiona e incanta, il cui unico obiettivo quale sarà? stupire? meravigliare? unire nel senso di partecipazione a una festa che di sacro non ha più niente e di pagano tutto? Perchè di anno in anno si ripete lo sforzo (economico e non solo) di montare luminarie alte e lunghe decine di metri, e di organizzare una festa lunga una settimana in un paese di 2000 abitanti? Perchè se non per perpetuare una tradizione e continuare a ipnotizzare il paesano e il visitatore?
 
Anche nelle menti più razionali e disincantate, fa uno strano effetto partecipare a queste espressioni di culto che, tolti gli aspetti esteriori più moderni, sembrano ricollegarsi ad antiche radice dimenticate... e in fondo fanno capire che siamo davvero tutti molto simili, in ogni parte del mondo e in ogni cultura.

martedì 12 luglio 2011

la vittoria del servilismo e della mafiosità

Avrei voluto poter scrivere un post diverso, poter raccontare che per una volta il merito e la bravura hanno vinto. Invece è stata una vittoria a metà, con un sapore amaro.
Questo è stato un anno di concorsi nella ricerca, e molte persone preparate e competenti, che si sono fatte un'ottima esperienza in italia e/o all'estero, hanno partecipato a questa umiliante transumanza, da una città all'altra, cercando i trasporti e gli hotel meno cari, per non pesare ulteriormente su stipendi già magri, per partecipare a concorsi per i quali manca solo che nel bando sulla gazzetta ufficiale venga scritto il nome del vincitore. (Consolidata e triste abitudine prevede che, quando esce un nuovo bando, si dica: è uscito il concorso di tal dei tali... alla faccia della procedura di selezione comparativa).

E' successo, come al solito, che i bandi siano stati fatti su misura sui candidati interni, persone probabilmente ottime ma il cui solo merito professionale è fare gli schiavi ai loro caporaletti. E' successo che i bandi siano stati riaperti per descrivere meglio il profilo del candidato. E' successo che le commissioni abbiano ricevuto pressanti telefonate per far vincere posti a figli di importanti politici, il cui CV può vantare appunto solo il cognome (non) illustre. E' successo che le commissioni abbiano mercanteggiato e venduto posti in cambio di favori e voti per i loro protetti nei futuri concorsi.

Per bilanciare tutta questa mafia e delinquenzialità elevate a sistema, per fortuna il destino ci ha messo lo zampino. E' infatti anche successo, con mia immensa soddisfazione, che uno dei candidati interni, quindi per cui il bando era stato pensato, abbia sbagliato la domanda e sia stato escluso dal concorso. Il posto, come dovrebbe essere sempre, è stato vinto da una persona competente, preparata e con esperienza nelle più prestigiose università internazionali.

E' successo che alcuni partecipanti fossero talmente vertiginosamente più competenti dei candidati vincitori (delle schiappe da paura), che le commissioni non hanno potuto, a rischio di sputtanamento vergognoso, far vincere gli interni, e quindi in pochi, pochissimi casi purtroppo, il migliore ha avuto finalmente il sospirato posto di lavoro.

Questi pochi episodi, pur ristabilendo un minimo di giustizia, purtroppo non compensano il grosso di posti di lavoro assegnati per clientelismo, giochetti politici, o semplicemente perchè il boss testa di cavolo di turno preferisce avere al suo servizio uno schiavetto senza spina dorsale, prono esecutore dei suoi voleri, piuttosto che un ricercatore bravo, indipendente, originale, che potrebbe addirittura metterne in discussione la bravura.
Molti ricercatori, parecchio migliori di me, si sono visti ingiustamente sorpassati da raccomandati e protetti di ogni sorta.

Insomma, visto l'andazzo; visto che non rientro tra i pochi (molto pochi) bravissimi che sono riusciti dopo anni di sacrifici ad avere ciò a cui avrebbero avuto diritto ben prima; e pur avendo un CV migliore di persone che hanno avuto il loro bravo posto di lavoro, dietro vendita della loro anima; beh, preferisco di gran lunga non aver vinto nulla, perchè vuol dire che ho conservato la mia autonomia e il rispetto di me, cosa che i poveri vermetti vincitori di posto non potranno mai (più) dire.


piccolo aggiornamento al post, al 23 settembre:
il destino procede per vie misteriose, ma prima o poi rimette le cose a posto... ho saputo ieri che una persona in gamba, che si è fatta una notevole gavetta, anche all'estero, senza nessun protettore, e con una situazione familiare anche non molto facile, ha vinto un posto da ricercatore all'università, perchè il candidato vincitore (interno chiaramente) ha sbagliato la domanda... ha allegato troppe pubblicazioni.....ed è stato escluso! che soddisfazione!!!! complimenti amica mia!!!!

sabato 11 giugno 2011

evviva la ciccia!

Monica Bellucci, benedetta lei, ha detto di non essere mai stata una taglia 44...
Miss Italia sarà aperto anche alla taglia 44 (eh caspiterina, non staranno eagerando? Non è che poi poveracci devono rifare le passerelle che si sfondano????)
In generale sempre più spesso si alzano proteste e buoni propositi perchè i media smettano di proporre un  modello di bellezza femminile più simile a Gollum che a un essere umano.

Peccato che in TV e sui giornali continuino a finirci le anoressiche.

Peccato che se sei una 44 (non parliamo di 46 o 48! un abominio)  nel mondo reale devi andare incontro a tutta una serie di ostracirmi idioti da parte di questa società altrettanto idiota.

Negozi in cui commesse anoressiche ti guardano con aria schifata dicendoti che al massimo vendono la 42;
amiche scheletriche con girocoscia quanto l'avambraccio di una bambina che mangiano mezza insalatina anemica, e pigolano 'ah beata te che puoi mangiare tutto, io non ce la faccio, sono intollerante, non posso mangiare proprio nulla' mentre tu ti stai scofanando una pizza salsiccia e salame piccante;
maschi imbecilli che si girano a guardare sbavando ogni scheletrino che passa per strada ballonzolante su tacchi a spillo e culo di fuori.

In generale, se sei anche solo una 48, vieni percepita come una grande obesa e con problemi sociali.
Il ragionamento è: se mangia così e non tiene alla sua forma, vorrà dire che è triste depressa etc etc....
Forse chi la pensa così, dovrebbe riflettere che magari invece ci sono donne che hanno una vita così piena e felice e sono così amate che possono fregarsene degli stereotipi sulla taglia e mangiarsi in santa pace ciò che vogliono.

A me viene piuttosto da pensare che ad avere problemi sociali e psicologici gravi siano le poverette che si sacrificano pur di entrare nel microjeans a vita bassissima, perchè dimostrano di non sapersi accettare come sono e dipendere totalmente, per compensare la loro inesistente autostima, della superficiale approvazione formale degli altri. 

Donne adulte, consapevoli e che sanno benissimo di essere belle come sono, con tutte le loro cuirve,  possono farsi una risata, godersi il cibo e spernacchiare le tristissime anoressiche, che entreranno pure in una 38, ma non sanno un cavolo di come si vive bene.

Quando però si è bersagliati da ogni lato da questi messaggi: "se non sei scheletrica fai schifo" e questi messaggi vanno a influire sulla salute di tanti giovani e anche meno giovani che non abbiano una buona autostima, bisognerebbe cominciare a boicottare il sistema.

Nel mio piccolo faccio ciò che posso, come evitare e fare cattiva pubblicità ai negozi e alle catene dove appunto vendono solo fino alla 42. Un'altra possibilità è spegnere la TV ogni volta (ahah quindi sempre) che presentatrici, soubrette, protagoniste di film e serial sono troppo magre (la TV mostra 5 kg di più della realtà... riuscite a immaginare quanto sia magra la Brescia? sembra appena scappata dalla prigionia, e crede anche di essere bella!!!).
Non so se ci abbiate mai fatto caso, ma queste fanciulle diventano a ogni puntata più magre: in realtà fanno ciò che le produzioni richiedono loro, essere cioè 'magre', e se non lo fanno, ci sarà sempre qualche scheletro ambulante pronto a sostituirle.

Speriamo che questa schiavitù per noi donne, non molto diversa dalla schiavitù delle nostre sorelle costrette a girare velate da dei maschi conservatori e imbecilli, finisca presto. E il modo per farla finire è ribellarsi, tenersi la propria forma fisica, e comprare abiti fatti in paesi civilizzati come Spagna e Turchia, dove per fortuna sembra che sappiano ancora che forma abbia una donna, e che i jeans devono prevedere uno spazio per i fianchi! Alla faccia di quelle che i fianchi non li hanno! ahahah

giovedì 2 giugno 2011

e bravo il merlo!

Poichè penso che persone molto più competenti di me nel settore enologico avranno già commentato sul 'Primo Merlot del Salento' (il merlot della Santi Dimitri), io racconto la mia impressione da 'ignorante' appassionata di vino, che ha avuto la fortuna di partecipare alla presentazione di questo vino (grazie Pierpaolo!).

Sono appassionata perchè il vino mi affascina, non solo per il suo sapore e profumo, ma come espressione di cultura e di trasmissione del sapere, e conoscere persone che fanno del vino allo stesso tempo una scienza, una passione, e una poesia, è stato molto interessante.

Ho avuto il piacere di conoscere o rivedere le persone che lavorano in questa azienda, il proprietario, Enzo Vallone, l'enologo, Giuseppe Pizzolante Leuzzi, e l'agronoma, Gabriella Puzzovio.
Si vede che tutti loro parlano con passione e amore del loro lavoro e della terra che lavorano. Ogni volta entrare nella tenuta è una piccola magia, in una distesa di viti e olivi.

Il vino in sè mi è piaciuto (anche se preferisco i rossi corposi, ma si tratta di gusti personali), soprattutto abbinato al grano, e alle fantastiche melanzane fritte! In effetti ho avuto conferma di quanto questa terra sia meravigliosa, visto che le tante varietà anche non autoctone si adattano così bene qui. Secondo l'agronoma, al merlot piace particolarmente la terra salentina :-)

E' stata anche un'occasione piacevole per incontrare e rivedere persone di provenienza e interessi diversi, tutti accumunati dal desiderio di sviluppare questa terra, e per me un'esperienza nuova e divertente (da giornalista rampante, come ha detto qualcuno, eheheh).

sabato 30 aprile 2011

la democrazia dell'ingiustizia e dell'inefficienza

Sui giornali grande indignazione per il ritardo nei soccorsi a Sposini. Mi dispiace per lui, è una persona simpatica e spero si rimetta presto, ma mi duole dire che se non fosse una persona 'famosa', tutte queste polemiche, indignazione, dettagli, accuse e controaccuse non ci sarebbero state o non avrebbero avuto tutta questa attenzione. Per avere un'idea, alla fine del post un pezzo dell'articolo sul Corriere di oggi. 

Solo pochi giorni fa, una bambina è morta, e l'ambulanza non è arrivata in tempo
Posso raccontare anche una tristissima esperienza personale. Qualche tempo fa, un ragazzo di 25 anni, amico di famiglia, che giocava a calcetto, ha avuto un attacco di cuore. Pur essendo il campo di calcio vicinissimo al policlinico di Tor Vergata, l'ambulanza è arrivata con 40 minuti di ritardo. Il ragazzo è morto.

Come al solito, nessun 'giornalaio' che scriva un'inchiesta seria sui motivi per cui un servizio che dovrebbe salvare le vite, troppo spesso non funziona. Ora si declama e ci si indigna per qualche giorno, poi tutto passa nel dimenticatorio fino a che qualche altro famoso non incorre nella stessa disgrazia. Per la gente comune, è normale amministrazione morire perchè non arriva un'ambulanza.



Dal Corriere della Sera:
" Immediatamente soccorso dai colleghi, il giornalista sarebbe stato prelevato dall'ambulanza circa 40 minuti dopo essersi sentito male. A quanto rende noto l’Ares 118, i soccorsi sono arrivati in 19 minuti. La chiamata è arrivata alla centrale alle 14.11. Le ambulanze della zona erano però tutte impegnate in altri soccorsi, così la centrale ha inviato un’ambulanza che si trovava in una zona limitrofa. Gli operatori hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasportato in codice rosso al Santo Spirito. «Siamo pronti a mostrare tabulati e registrazioni», dice Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 di Roma. «Non so perché qualcuno parli di soccorsi arrivati dopo 40 minuti». De Angelis non esclude una denuncia per diffamazione. La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha reso noto di aver chiesto una relazione al 118 «per conoscere i dettagli dell'intervento». «L'intervento di soccorso a Sposini è stato effettuato nei tempi e nelle modalità previsti dai protocolli dell'emergenza», specificano gli uffici dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio. «L'Ares 118 come ogni altra azienda che si occupa di soccorso», spiegano in una nota, «interviene nel rispetto delle linee guida, entro gli 8 minuti per tutti i codici, fermo restando che il paziente critico identificato con codice rosso ha la priorità rispetto agli altri. Nel caso specifico di Sposini, si è appreso soltanto alle 14.27 che si trattava di un codice rosso, e quindi di massima priorità. La centrale operativa la prima volta è stata allertata per un "malore" senza ulteriori dettagli facendo assegnare codice giallo. L'ambulanza è giunta comunque sul posto alle 14.30 e alle 14.34 l'équipe confermava la presa in carico del paziente»."

Roma caput mundi

Roma è magica, accogliente, caciarona, superficiale, allegra, caotica, la città più meravigliosa che esista al mondo, la città dove chiunque si sente a casa (forse è questo il problema).... e i romani sono dei santi, sottoposti come sono a 2000 manifestazioni l'anno, cortei, scioperi, lavori in corso che chiudono le strade principali, pellegrinaggi e orde di turisti che impediscono di godere della propria città, di andare al lavoro, dal dentista, a riprendere i ragazzini a scuola, di uscire a cena in santa pace.

Stiamo per affrontare un we 'da paura', si mormora tra angoscia, rassegnazione e stupore che arriveranno 2 milioni di pellegrini, aggiungendo i turisti che già vagano per la città, e le centinaia di migliaia del concertone. Con la tipica flemma e rassegnazione, tra ironia e incazzatura, si commenta, ma non se potrebbero stare tutti a casa loro? ma tutte 'ste rotture, concerti santi manifestazioni, che ti santificano 365 giorni l'anno con ingorghi disservizi e casini d'ogni genere, non se le possono andare a fare da un'altra parte? Solo per compensare i bestemmioni dei romani intrappolati nel traffico, altro che i santi ci vogliono!
Poi subentra un po' d'orgoglio, d'altra parte Roma è sempre Roma, magnifica accogliente e in fondo ben organizzata quando si tratta di megamanifestazioni, i romani so' gente civile, e mooolto paziente, e la soddisfazione di dire poi che si, è stata una giornata epocale, tutto è andato bene, e Roma e i romani hanno incantato tutti, vogliamo mettere?

Quindi domani tutti tappati in casa, perchè manco la gita fuori porta ('sti 2 milioni e passa de persone se ne dovranno andare con treni aerei e autobus, pensa che casino sarà il raccordo, e se abiti in zona centrale a casa non ci torni), con la sottile e cinica soddisfazione che per lo meno pioverà, che la pioggia se la beccano tutta a san pietro e a san giovanni,  e che così non ci siamo persi la giornata al mare.

lunedì 25 aprile 2011

ho lasciato un idiota e ho trovato un piccolo principe

bookcrossing a piazza sempione a roma,
peccato sia un po' fuori mano, avrebbero potuto farlo in un posto più facilmente raggiungibile

venerdì 1 aprile 2011

giovedì 17 marzo 2011

... conversazione rubata in treno...

... tra due amici, originari di una città del sud, che si ritrovano per caso in treno dopo qualche anno. Uno lavora ancora al sud, in un ente pubblico, l'altro in una società privata del centro-nord. Il secondo racconta sconvolto dell'esperienza della sua ditta col comune di una città del sud (non pugliese, tranquilli amici salentini).
La società viene contattata anni fa per fornire un corso di formazione per ispettori ambientali, pagato con finanziamenti europei. Il corso inizia nel 2007, la prima parte dura 5 mesi, poi viene interrotto senza spiegazioni. Nel 2008, quando il progetto europeo deve concludersi ed essere rendicontato, prima viene chiesta una proroga alla UE, poi viene chiuso il progetto. Alla società viene chiesto di far risultare che il corso sia stato effettuato (quando ne era stata svolta solo la prima parte), e viene pagata. Per i non addetti ai lavori, se anche una minima parte dei finanziamenti europei non viene utilizzata come previsto, l'intero finanziamento va restituito. Quindi il comune, anche falsificando i documenti, deve far risultare di aver svolto quanto pianificato.
Dopo anni, inizio 2011, la ditta viene ricontattata per completare il corso. Le persone che seguono il corso sono diverse da quelle che seguirono la parte iniziale anni prima, alcuni sono alla soglia del pensionamento, quindi completamente inutili allo scopo formativo e disinteressate, e in più la domanda del signore in treno era: ma quanto mai sarà grande il comune di questa benedetta città del sud, di meno di 100.000 abitanti, per aver bisogno di ben 15 persone preparate su questo specifico argomento? Non sarà stato solo l'ennesimo modo di mangiarsi soldi dei progetti? Certo che i commissari UE avrebbero un bel daffare ....

lunedì 7 marzo 2011

116-000

La superficialità e morbosità dei mezzi di comunicazione, che rispecchia la superficialità e morbosità della popolazione italiana, viene perfettamente fuori nella storia delle due ragazzine scomparse e ritrovate morte.

Si susseguono da mesi chiacchiere su chiacchiere su chi erano, su mamme papà e zii, su diari facebook e ultimi messaggini, con toni melodrammatici, scandalistici, e spettacolari, da bar sport della peggior specie.

E finora nessuno dei pescivendoli che la tv e i giornali ci propinano come giornalisti, che abbia affrontato l'argomento da un punto di vista critico, che sarebbe ad esempio:

- ricordare quanti minori spariscono in Italia ogni anno, e quanti non vengono ritrovati; dove finiscano, se a prostituirsi, uccisi, o nel mercato delle adozioni o del traffico di organi, nessuno lo sa; e nessuno che ci abbia fatto un'ichiesta seria;
- parlare del chiaro problema sociale, cioè che moltissimi bambini uccisi o violentati sono vittime delle loro stesse famiglie, o di chi è vicino alle famiglie;
- e parlare dell'altro problema, cioè che molti spariscono perchè rapiti dal genitore non affidatario, perchè le famiglie si sfasciano e vengono lasciate senza aiuto; 
- sponsorizzare e supportare il lavoro di polizia postale, volontari, associazioni, che lottano ad esempio contro la pedofilia in internet (http://116-000.it/).

Niente di tutto questo.
Tutti si accusano.
Giornalisti accusano polizia e protezione civile, familiari accusano avvocati, tutti urlano, ma nessuno dice niente.

Mi dispiace per quelle povere bambine, dal profondo del cuore, e mi dispiace per tutti i piccoli che ogni giorno vengono dimenticati. Forse non sono abbastanza trendy da fare notizia in un talk show.

domenica 6 marzo 2011

Una romana a Milano ... gulp!

Sembra che io Milano sia destinata a vederla di corsa, anche se i maligni potrebbero dire che in realtà non ci voglia molto più di un'oretta per girarla :-)

In effetti, vista piazza della Scala, piazza Duomo, e i negozietti (!) là intorno, non c'è molto altro.
Ci sarebbe stata una bella mostra al palazzo reale, ma non ne ho avuto il tempo.

Devo però dire che, nonostante fossi prevenuta e intrinsecamente conscia della superiorità innegabile di Roma Capitale, su qualsiasi città del mondo :-), Milano non mi è parsa poi tanto tremenda. Anzi, probabilmente grazie al sole e alle temperature 'miti', sembrava quasi un luogo civilizzato.

Sicuramente per un animale metropolitano come me, trovarsi tra milioni di persone è sempre una boccata d'ossigeno! Quindi già Milano parte in grosso vantaggio rispetto a qualsiasi città di provincia, che mi dà sempre il retrogusto di paese... per dirla alla Totò, basta stare in piazza e prima o poi si incontrano tutti.

Poi, finalmente ho iniziato a capire un po' della geografia della città e delle sue metropolitane. E mi sono quasi (quasi) tolta lo sfizio di chiedere al vigile dove dovessi andare per andare dove dovevo andare... ma mi è venuto troppo da ridere! La prossima volta però mi farò forza, non posso rinunciarci!

Osservazioni sparse: i milanesi parlano davvero milanese!!! Che accento assurdo!
Però sono così silenziosi, così schivi (o impauriti? o menefreghisti?) per attirarne l'attenzione per chiedere un'informazione, bisogna fare un balletto hawaiano, e lanciare urla da guerriero cheyenne, altrimenti neanche ti guardano! 

Poi, ho capito quale sia la vera differenza tra nord e sud, ciò che spiega TUTTO. 

Non è vero che al sud non funziona niente e al nord funziona tutto. Semplicemente, al sud fanno schifezze e non fanno nulla per nasconderle, al nord, fanno le stesse schifezze, ma tacciono e nessuno si accorge di nulla. Come l'ho capito?
Semplice.
Incrocio megatrafficato. Le macchine impegnano l'incrocio col verde, nonostante la strada sia intasata, e quindi quando scatta il rosso restano a bloccare completamente (dico completamente) l'incrocio. Dall'altra direzione, ora col verde, non si può muovere nulla, non si avanza di un centimetro. Riscatta il verde e finalmente l'incrocio si libera un po'. Ora, questo evento più che frequente, al centro-sud scatena un delirio di clacson imprecazioni e bestemmie, gente che si sbraccia dai finestrini e slalom per bloccare ulteriormente l'incrocio. Là.... niente. Tutti fermi zitti muti. Come se niente stesse succedendo.
Mi sono guardata intorno, pensando di essere su un pianeta di zombi.
Ecco svelato il trucco. Ed ecco anche come riscattare il sud dalla tremenda fama che lo affligge. Non fate casino, cari terroni, e nessuno si accorgerà delle porcate che combinate, proprio come al nord.

Ultima riflessione semiseria: a Milano non c'è niente da mangiare. Per lo meno, niente di appetitoso. Prova ne sia che sono dovuta venire meno a una solenne promessa, motivata da motivi sia ideologici che strettamente gastronomici, e mangiare (sigh) nel fast food con la grande M. Ed ecco spiegato perchè la moda internazionale ha sede a Milano e non altrove in Italia. In qualunque altro posto, le modelle col cavolo che resterebbero taglia 34! A Milano, poverette non hanno scelta :-)

martedì 1 marzo 2011

critica cinematografica I

Iniziamo una nuova sezione del blog, cinema!
E lo iniziamo con due movies che hanno vinto un po' di Oscar 2011.

Premesso che non sono un'esperta di cinema, ma una fruitrice piuttosto passiva; che so solo distinguere un film che mi piace da uno che non mi piace, ma non ho idea di termini tecnici, di regia luci etc, e che i seguenti commenti sono assolutamente personali; premesso tuttto ciò, e se vi fidate,
andate a vedere 'Il discorso del re', bello (5 oscar),
non andate a vedere 'Black Swan', (1 oscar) terrificante, nel senso letterale del termine.

Basterebbe questo, ma se volete vi dico anche le motivazioni ;-)

Il primo è un film gradevole: non è un capolavoro, ma gli attori sono davvero bravi, suscitano simpatia ed empatia, la Helena Bonham Carter è una forza, e il povero principe che non voleva essere re è davvero umano. Peccato averlo visto in traduzione, mi dicono che in lingua originale sia molto divertente.

Il secondo: dopo un inizio che sembra ragionevole, iniziano le psicosi della protagonista, una pazza scatenata competitiva e insicura; alle visioni della pazza anoressica, si uniscono scene da horror schifido.
Il ballo stesso è presentato come una specie di tortuta, con arti massacrati dalla pratica autoinflitta.
Insomma una schifezza.

Un commento più dettagliato sul lato tecnico-artistico lo trovate qui.
Speriamo almeno che 'sto filmaccio porti bene alla Portman e al suo bel ballerino!

In conclusione la conferma di qualcosa che già sapevamo: gli Yanquis non capiscono molto di cinema, ma parecchio di affari, e gli Oscar vanno spesso a film brutti (vedi l'orrido Titanic) ma superpubblicizzati e sponsorizzati.

sabato 26 febbraio 2011

se Maometto non va alla montagna...

... allora la musica dall'Europa viene nel Salento,

The Somnambulist, da Berlino a Copertino! 

mercoledì 23 febbraio 2011

Obiettivo del giorno 

 

avrà anche tanti effetti benefici... ma è soprattutto divertente! :-)

domenica 20 febbraio 2011

guida molto personale ai ristoranti di lecce e provincia

In generale in Salento si mangia mediamente bene, a patto di evitare i ristoranti di Otranto e Gallipoli, soprattutto in agosto... però anche alcuni posti in centro a Lecce sono trappole per turisti.

Quindi per amici e affini in visita, ecco qui la lista dei miei posti preferiti, alcuni anche molto economici
(N.B. questo post viene periodicamente aggiornato, l'ultimo aggiornamento è del gennaio 2012)
  • Lecce 
  1. Le Zie, cucina tradizionale, finora insuperabile, soprattutto la cassata :-) tra i primi suggerisco la zuppa di grano con salsiccia, e qualsiasi combinazione di patate con cardi e carciofi. tra i secondi, il calamaro ripieno
  2. Hosteria degli spiriti: cucina tradizionale e pesce, un po' caro, ma di alta qualità (grazie a Federica) (da evitare le Due Corti, molto pubblicizzato, ma l'ultima volta ci abbiamo preso una fregatura)
  3. Pio Bove, carne superlativa, la scegliete dal banco e ve la cucinano al volo alla griglia
  4. Sushisalento, molto buono, peccato non facciano tempura, e le porzioni siano piccoline.
  5. La migliore pizza della città: La Torre (by Leti 2). Non credete a chi vi dice altrimenti, gli altri posti sono delle fregature, soprattutto le pizze simil napoletane. Pizze buone a La Magiada, e da Maccheroni, ma niente di comparabile.
  6. Blu Notte, pesce, caro ma buono
  7. Il rifugio della buona stella, buona cucina tradizionale, gestori gentilissimi e locale spettacolare (se vi piace la tradizione...) (grazie a Radenka)
  8. L'ultimo arrivato e tra i miei preferiti del momento, il Bar Moro, una putea salentina, buon cibo e prezzi ottimi. Ci si può mangiare, fare aperitivo, o solo fermarsi a bere, posto molto rilassante e bella musica.
  9. Road 66, panini e soprattutto ottime insalate (grazie a Leti 2)
da evitare: Nonna Tetti, carne sempre bruciacchiata e dura, e in generale i posti moderni modaioli e scicchettosi, non si mangia affatto bene.
Uscendo dalla città, parecchie ottime sorprese :-)
cominciamo con
  • Arnesano: Li stritti, fanno una pizza ottima
  • Soleto: Lu zonzi, aperto solo a cena, ottime le crocchette di patate (il resto non è niente di speciale) (grazie a Momi); e una recente scoperta, carne ottima, i migliori pezzetti che abbia mangiato, Lu Cannarutu.
  • Galatina: Corte del Fuoco, un po' pretenzioso a volte, ma di solito molto buono, cucina curata e raffinata (thanks Pierpaolo). Aggiornamento sulla Corte del Fuoco: la serata a tema "E mo' Pasta" è stata molto interessante, divertente, e soprattutto buona! sia per la pasta che per i vini. Da apprezzare soprattutto la calamarata alla marinara, speriamo la mettano in menù ;-) E anche la carne preparata per San Martino, sia gli involtini d'agnello (dicesi turcinieddhi, che già mi erano piaciuti un'altra volta) che la noisette di vitello, hanno meritato.
  • Porto Cesareo: Lu Cannizzu, medio, o meglio, sembra ottimo di primo acchitto per una che arriva dalla grande città, ma quando ci si abitua all'ottimo pesce... medio appunto, ma prezzi ragionevoli. Molto meglio Da Antimo, zuppa di pesce favolosa.
  • Porto Badisco: il nome non lo so, ma è una specie di bettola, sul lato della strada opposto al mare, dove si possono prendere anche solo vassoiate di ricci, il motivo per cui ci vado ;-) 
  • Ruffano: La farmacia dei sani, è passato un po' di tempo, ma penso sia ancora ottimo come ricordo
  • Cutrofiano: Le Stanzie, una bellissima e antica masseria, molto romantica, e in cui si mangiano piatti tradizionali decisamente buoni.

    giovedì 17 febbraio 2011

    luna piena, magia bianca tra le nuvole,
    invece di inquietare, rassicura e fa sognare

    lunedì 14 febbraio 2011

    beverly hills 90210 è qui.. tra noi... si salvi chi può

    Allora devo un po' capire come funziona.
    Mi reputo una persona equilibrata (?) e ragionevole (?) per lo meno così mi dice chi mi sta intorno.
    In genere non creo problemi, sono conciliante, cerco di non  creare frizioni e di far stare bene chi mi sta intorno.
    Molto zen. Molto saggia. E anche molto felice e soddisfatta di essere come sono.

    Ma... Ma... nonostante ciò... mi ritrovo circondata da una masnada di trentenni-quarantenni, sia maschi che femmine sia chiaro, i cui meccanismi mentali (mentali??? ce li avranno poi?) sono bloccati al primo superiore.
    E pretendono che io mi comporti in maniera irresponsabile superficiale e immatura come loro.
    Chiariamo: irresponsabile non vuol dire andare a fare casino in giro ubriacarsi partire senza meta o fare qualsiasi cavolata vi venga in mente 'fuori dagli schemi'. Irresponsabile si riferisce alla vita quotidiana e ai rapporti interpersonali, di cui sono totalmente digiuni.

    Mi ritrovo in assurde situazioni di gelosie e ripicchette, dispettucci, tensioni, per motivi talmente assurdi, che mi vergogno a raccontarli. E gli episodi si accumulano di giorno in giorno, acuendo la sensazione di essere precipitati in una pessima sitcom di quarto ordine. Solo che nessuno dice 'stoooop buona la prima'.

    L'atteggiamento generale che riscontro in giro è: siamo tutti amici (anche persone conosciute tre minuti prima, e di cui non ti frega niente...), anche se tutti poi scopano in giro o tradiscono gli amici o si fanno le scarpe in vario modo.
    Ha una moralità più profonda la buona vecchia cara Brooke di bbbiutifil! Che mito di donna! Almeno lei ha le idee chiare, sposarsi N volte con lo stesso tizio, intervallandolo con altri N tizi, e fare 2N figli nel processo.

    In questa specie di soap che è la vita reale no, invece... nessuno sa quello che vuole.
    Va tutto bene, si accetta tutto, siamo ecumenici, non giudichiamo, non prendiamo posizione (ah no aspetta... quando c'è da sputare fango su chi dicono loro, giudicano eccome), però non c'è il rispetto base delle regole della convivenza civile, e soprattutto, nessuno, dico nessuno, sembra essere consapevole che le azioni comportano delle conseguenze.

    Fondamentalmente il nostro adolescente quarantenne imbecille (eh si, non è neanche un adolescente sveglio!)
    vuole fare tutto quello che gli pare, senza assumersene nessuna responsabilità.
    Un'amica ti fa uno sgarbo che ti ferisce? Sei tu, che glielo fai notare, che dando rispetto ti aspetteresti rispetto, quella immatura. Lei invece è una donna adulta e a queste 'piccolezze' non ci bada. Non sogniamoci poi che chieda scusa... neanche morta!

    Peccato che il rispetto parta dalle piccole cose.

    Se si fa notare che ''esistono'' le responsabilità, e cose come coerenza, dirittura morale, rispetto di sè e degli altri, gli imbecilli adolescenti ti guardano storto, iniziano a insultare e a gridare, fondamentalmente perchè non hanno niente da dire.

    Il problema è che io l'adolescente imbecille non riuscivo a farla neanche quando ero un'adolescente imbecille... quindi con tutta questa gente non ci voglio avere nulla a che fare. Temo che ciò voglia dire ritirarsi su un'isola deserta in compagnia di tanti libri ;-) e di pochi selezionatissimi amici che sono stati adolescenti quando dovevano esserlo, e poi sono diventati adulti.

    mercoledì 9 febbraio 2011

    Como me gusta el castellano

    Bueno, al final no hay nada que hacer, la misma cosa dicha en castellano es mucho mas musical y suave que en cualquier otro idioma. Acabo de ver una pelicula, y las canciones en castellano, es como si hablaran al corazon. En italiano no seria lo mismo. Lo extrano, es que me salen pensamientos, y hasta a veces voy hablando en castellano, y hace mas que un ano que volvì a italia! Nunca me pasa con el ingles, que me gusta muy poco, y solo lo utilizo por trabajo. 
    Este idioma latino, en cambio, habla a mi corazon :-).Solo que no me se olvide!

    venerdì 4 febbraio 2011

    le cesine

    Oggi ho letto la notizia della contestata costruzione di un nuovo parco eolico nella zona delle cesine, ho ripensato alla visita fatta nella zona quest'estate, e mi sono posta qualche domanda:
    perchè mai italia nostra, invece di protestare contro un parco eolico, non va prima a guardare in che condizione si trova la spiaggia accanto alla riserva del WWF?
    Bella furbata: il parco include la zona della palude, ma NON la spiaggia, tengono a precisare i volontari della riserva, che quindi è abbandonata a se stessa. Visto lo stato in cui versa, probabilmente non viene pulita da anni: sotto uno strato di immondizie e rottami di metallo arruginito e plastica di svariata origine, la sabbia è nera di catrame, con varie stratificazioni.
    Le foto di cui metto il link, anche se precedenti, riproducono bene cosa c'era nell'estate del 2010 su quel tratto di litorale. Io non me la sono neanche sentita di fare foto, era troppo demoralizzante.
    Non so se la discarica sia causata da ciò che il mare risputa fuori, o ci siano anche contributi autoctoni, per così dire. So che tutti se ne lavano le mani: i comuni, il WWF (perchè la spiaggia, con cui confina la riserva, NON è riserva, quindi può restare una pattumiera), i cittadini comuni (vabbè, da queste parti lavarsene le mani è lo stile dominante di vita).
    Il risultato è, a pochi chilometri e sulla stessa splendida costa di otranto, una pattumiera a cielo aperto.
    Un paesaggio desolante. Da sentirsi proiettati in uno scenario post guerra.
    Secondo me non si tratta di mancanza di spirito ecologico, 
    ma di mancanza di dignità.

    Per compensare lo sfacelo, un segno di buona volontà e di spirito costruttivo:
    stessa regione, altro mare, bell'iniziativa. Speriamo bene.

    giovedì 3 febbraio 2011

    "Secondo la Tradizione, nel futuro immediato si scatenerà una nuova guerra. Una lotta assai sofisticata, alla quale nessuno potrà sfuggire, perchè attraverso le sue battaglie si completerà la crescità dell'uomo. Sarà combattuta da due eserciti.
    Le schiere del primo accoglieranno coloro che hanno ancora fiducia nella razza umana, che credono nelle potenzialità occulte dell'uomo e sono consapevoli che il prossimo passo del suo cammino consisterà nell'accrescimento dei doni individuali.
    Le file dell'altro raduneranno coloro che negano il futuro, che credono che la vita si esaurisca nella materia, oltre a quelli che, pur possedendo la fede, purtroppo sono convinti di aver scoperto la via dell'illuminazione e vogliono costringere il prossimo a seguire la loro strada"
    da 'Le Valchirie' di Paulo Coelho

    la guerra  si scatena tutti i giorni, da molto molto tempo

    sabato 29 gennaio 2011

    i cefalotti

    ... e visto che una parte, grande o piccola a seconda dei gusti, del nostro viaggio, è dedicata al cibo,
    e visto che adoro spignattare, ecco una ricettina per la muggine o cefalo che dir si voglia.
    un pescetto economico e un po' bistrattato ma che a me piace tantissimo.

    si condisce con aglio, prezzemolo, sale e pepe l'interno del pesce, con olio e sale l'esterno,
    si chiude con una fetta di limone in un cartoccio di alluminio, e si cuoce al forno (180° per 20-40 minuti, a seconda del peso) o al vapore (gnam gnam, sempre da 20 a 40 minuti).

    buen provecho!

    venerdì 21 gennaio 2011

    i gioielli nascosti

    grazie a tanti cari amici,  sto scoprendo con piacere piccoli gioielli, di cultura, di interessi, di impegno sociale, che faticano un po' a emergere in un constesto ricco ma vacuo quale quello in cui mi trovo a vivere.
    bello lu salentu, lu sole lu mare lu ientu. belli i negozi alla moda le borse firmatissime e i locali a la page.
    si mangia bene, si beve meglio, i bisogni base della vita sono più che soddisfatti da questo piccolo paradiso in terra.... ma a volte serve di più.
    molti di quelli che qui si sentono soffocare, scappano. a roma, quando restano vicino. ma anche a milano, o madrid, londra, in cerca di un respiro più ampio.
    però sinceramente, apprezzo di più chi resta perchè ama la sua terra e cerca di migliorarla.
    chi cerca di discutere confrontarsi e agire.
    se tutti i migliori continuano a scappare, questo resterà solo un luna park, un villaggio vacanze a prezzi abbordabili e senza fare 10.000 miglia fino alle maldive.
    forse le menti migliori non sono quelle che se ne vanno perchè soffocano... e i più coraggiosi non sono quelli che partono, ma quelli che restano e lottano ogni giorno per migliorare il loro piccolo angolo di mondo.

    domenica 2 gennaio 2011

    Salento in treno

    Appena prima di Natale, con un'amica ho partecipato a un'anomala gita fuori porta. Su un treno con dei vagoni dell'inizio del '900, e accompagnati da un quartetto jazz, ho percorso le splendide campagne piene di ulivi e fichi d'india, rigogliose anche in pieno inverno, per raggiungere da Lecce le due cittadine di Nardò e Gallipoli.

    Su Nardò sorvolerò, con buona pace degli amici originari di là: dal punto di vista strettamente cultural-storico-architettonico, non merita una visita, con l'eccezione del teatro comunale che sembra un gioiello tutto rosso.

    Ma Gallipoli è sempre uno spettacolo, anche vista d'inverno, di notte, e con una pioggerella sottile sottile che nulla ha da invidiare al txirimiri di basca memoria. Anzi, ha molto più fascino con le stradine del centro storico semisedeserte, in cui incontrare bambini che giocano, e vedere gli abitanti viverla, prima di sparire nel marasma di una nuova estate. Tante curiosità insolute mi si sono chiarite in questa visita.
    In particolare, ho finalmente capito cosa siano la miriade di chiesette che costeggiano l'isola, cioè nient'altro che le cappelle delle confraternite. Peccato che la più bella di esse, Santa Maria della Purità, rimarrà chiusa due anni per restauro :-( ma almeno ho fatto in tempo a vederla questa primavera.
    Una cosa curiosissima e stranissima, che potrò rivendermi con i miei prossimi ospiti, è il museo sulle antiche arti e mestieri, messo su da un anziano signore nella sua corte, recuperando e restaurando strumenti usati nella pesca, ma anche oggetti della vita quotidiana. Molti di essi mi hanno ricordato cose usate da mia nonna, nella casa di montagna, lasciandomi una dolce nostalgia per quel tempo che è stato e non e più.
    Infine, ho visitato un frantoio ipogeo... dove producevano olio industriale, quello per accendere le lampade! Nonostante fosse un lavoro massacrante, sembra che fosse molto ambito lavorare in questi frantoi (ce ne erano 14 in tutta Gallipoli, ma oggi pur conoscendone la posizione non se ne conosce l'accesso, perchè murato nel passato, quindi sono considerati perduti: se ne salvano solo due), perchè la paga era molto più di quanto guadagnassero pescatori o contadini.
    Piccola nota polemica: per oscure ragioni, era proibito fare foto nel frantoio, neanche si trattasse della Gioconda. Vabbè, i gallipolini sono strani, se pensano che qualcuno compri mai una cartolina del loro frantoio :-P

    Per finire la bella escursione, avremmo voluto fare acquisti al mercatino biologico, ma i prezzi erano davvero molto alti, e ci siamo accontentati... di acquavite biologica aromatizzata alla mandorla :-) tanto per finire in dolcezza.