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mercoledì 13 luglio 2011

Tribalismo di casa nostra

Una delle cose più belle nella vita è scoprire cose nuove o inaspettate :-)
Alla festa di S. Domenica a Scorrano, tra luminarie e ipnotici fuochi tutto al ritmo di musica, stretta tra la folla, naso al cielo, ho avuto la folgorazione: stavo partecipando a un rito tribale, una strana cerimonia che impressiona e incanta, il cui unico obiettivo quale sarà? stupire? meravigliare? unire nel senso di partecipazione a una festa che di sacro non ha più niente e di pagano tutto? Perchè di anno in anno si ripete lo sforzo (economico e non solo) di montare luminarie alte e lunghe decine di metri, e di organizzare una festa lunga una settimana in un paese di 2000 abitanti? Perchè se non per perpetuare una tradizione e continuare a ipnotizzare il paesano e il visitatore?
 
Anche nelle menti più razionali e disincantate, fa uno strano effetto partecipare a queste espressioni di culto che, tolti gli aspetti esteriori più moderni, sembrano ricollegarsi ad antiche radice dimenticate... e in fondo fanno capire che siamo davvero tutti molto simili, in ogni parte del mondo e in ogni cultura.

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