avvertenza ai naviganti: se non siete dotati di ironia e autoironia, evitate di leggere questo blog, non sareste in grado di apprezzarlo

lunedì 17 dicembre 2012

caspitina, sono in mega arretrato con i commenti su i ristoranti e le mostre... prometto di aggiornare il blog durante le feste!

martedì 18 settembre 2012

evviva la differenziata !?!?

inaugurato un nuovo e ottimizzatissimo sistema di raccolta dei rifiuti a roma, per eliminare i grossi cassonetti maleodoranti che appestano le strade. manco in svizzera....
vetro, plastica, carta, alluminio vanno gettati negli appositi grandi contenitori bianchi e blu;
il generico va in un sacchetto, e l'umido in un altro sacchetto, apposito, che possa andare direttamente in discarica con l'umido.

per evitare appunto la presenza dei cassonetti puzzolenti nelle strade, che sono stati tutti rimossi, ogni mattina per qualche ora dei camioncini stazionano nei punti strategici del quartiere, per raccogliere l'umido, il generico, e distribuire i sacchetti nuovi per la raccolta dell'umido (unico modo per procurarseli... se gli portate l'umido in un altro sacchetto non lo ritirano, e a quel punto sono fatti vostri)

bello, bellissimo, se fossimo in svizzera.
ma siamo a roma.

prima, banale osservazione. ma mettiamo che un poveretto/a debba uscire di casa, per andare al lavoro, prima delle 7.30, orario in cui arriva il camioncino della raccolta (ebbene si, intelligentoni dell'Ama, c'è anche qualcuno che va al lavoro, in questa città di nullafacenti)... cosa ci fa con l'umido? se lo tiene in casa una settimana fino alla domenica, quando finalmente può buttarlo in un orario decente? lascia il suo sacchetto profumato ai vicini, che non è detto apprezzino l'omaggio?
mah.... 

vabbè, supponiamo di essere un fortunato che esce di casa dopo le 7.30 del mattino, col suo bravo sacchetto, pronto a consegnarlo e a ricevere in cambio l'ambita busta per l'umido. baldanzoso si avvia verso il punto di raccolta...ma.... ma ... aspetta. il camioncino non c'è.
ok, niente panico.
sono le 7.50,quindi orario ok. i ben informati del quartiere dicono che, in caso il camion non sia là, sarà allora SICURAMENTE posizionato nella strada parallela (nonchè la principale del quartiere... se non è là, dove vuoi che sia il camion????).
ok, si va a cercarlo ... e sulla strada si notano segnali inquietanti.....accanto ai cassonetti per la raccolta di plastica e carta, grossi sacchi della spazzatura. quelli normali, neri e grandi, e ben ricolmi del caro vecchio umido e del generico. i soliti incivili che non si sono attrezzati? che gente....

arrivati alla parallela, una strada ampia, dritta, dove vedresti parcheggiato anche un triciclo.... niente camion, a destra. niente camion, a sinistra.
è uno scherzo?
vabbene, siccome c'è anche qualcuno che deve andare a lavorare, il malcapitato farà una cosa orribile ma necessaria, e butterà la sua bustina nel primo cestino dei rifiuti. operazione che sarà costretto a ripetere ogni mattina, essendo l'alternativa lasciarlo accanto alla raccolta differenziata (non sono dei pigroni quelli che lasciano i sacchi là, allora, sono solo dei cittadini esasperati), o portarselo cantando al lavoro per buttarlo nel primo cassonetto vero che si incrocia (ebbene si, in zone più arretrate ti permettono ancora di disfarti dell'immondizia, invece di portarla a spasso come un cagnolino).

io, cittadino più o meno coscienzioso ed 'ecologista', sto già facendo la fatica di separarti tutti i cavolo di materiali, anche a seconda della plastica diversa (alcune plastiche si riciclano, altre no, lo sapevate?), sto separando l'umido e il generico, mi sto riempiendo casa di secchielli. lo faccio volentieri (sperando che non rimescolino tutto in discarica... ).

sto anche cercando di non farmi girare le p... per il fatto che ti devo consegnare la monnezza a orario tuo.
e va bene.....
ma, porca miseria, devo anche perdere pezzi della mia vita per fare la caccia al tesoro dei maledetti camioncini? dopo tutti i soldi che ti ciucci, e tutta la fatica che mi fai fare, cara AMA, questa cavolo di monnezza, te la vuoi almeno venire a prendere??????


p.s. dopo aver pubblicato il post, ho scoperto che ci sarà la "raccolta dei rifiuti organici non piu' con mezzi 'mobili' a orario, bensi' con cassonetti stradali appositamente dedicati e dotati di badge per l'apertura individuale"
ah caspita!
vogliono dare il badge a 3 milioni e passa di romani
geniale. sicuramente il sistema più semplice. già mi immagino le vecchiette che cercano con una mano di usare la tessera e con l'altra di buttare il sacchetto. e sicuramente il sistema non si guasterà con frequenza allarmante obbligandoci a mollare i sacchetti in strada....

e inoltre RIMETTERANNO i cassonetti stradali, a partire da novembre. peccato che ora sia il 18 settembre. e che non si possa buttare l'immondizia perchè i cassonetti vecchi sono stati rimossi. e, mi vien da pensare, chissà a chi conviene comprare coi nostri soldi nuovi cassonetti, che staranno comunque in mezzo alla strada, dove già ce li avevamo....e per eliminare i quali è partita tutta la manovra

lunedì 21 maggio 2012

i segnali... meglio ascoltarli :-D

Schegge di vita, buffe e inverosimili, raccontate davanti a una pizza, tra risate e birra.
"Mi sono separata da mio marito.  Il bisogno di cambiare molte cose della mia vita era forte, ma allo stesso tempo era ancora troppo presto. Bisogna essere pronti ai cambiamenti. Se non riesci a decidere, vuol dire che devi aspettare. La casa, costruita e arredata insieme, non era più mia, la sentivo estranea, ma allo stesso tempo non avevo la forza di cambiarla, di darle un'identità diversa. Mi ci son voluti tre anni per decidere di ristrutturarla e darle un altro volto, che fosse il mio.
Il bagno però, è stata un'altra storia. Dicono che il bagno sia la parte più intima della casa. E quindi avrei dovuto cambiarlo subito... volevo cambiarlo, ma aspettavo, aspettavo, non trovavo il modo, o la forza... e allora il bagno ha preso l'iniziativa.
Si è autodistrutto.
In rapida successione, il water si è rotto, e l'ho fatto riparare. Poi, nel giro di pochi giorni, il bidet ha cominciato a perdere, e, come in un incubo, dal muro e le mattonelle della vasca è partita un'infestazione di formiche volanti... le piaghe d'Egitto insomma.
Se non fosse stato abbastanza, 3 sanitari su 4 da rifare, si è rotto anche il lavandino. Ha cominciato a perdere anche lui? No, troppo normale. E' stato una specie di ulteriore segno del cielo.
Lo specchio, enorme e murato, fisso là da 25 anni, da quando la casa era stata costruita, un giorno si è staccato, ed è piombato come una ghigliottina sul lavandino. Specchio rotto, e lavandino distrutto.
Forse è stato il mio subconscio, che non vedeva l'ora di liberarsene, a distruggere il vecchio bagno.
Ora, da scuro e severo che era, ha mattonelle dei colori che mi piacciono, dettagli scelti solo da me, e lo sento mio."
Cosa non riesce a fare la forza del pensiero...

lunedì 16 aprile 2012

basita (F4)

 perchè in questo paese, e per questo governo, la priorità è aiutare i giovani....

... e allora è sembrata una buona idea nascondere nella finanziaria una simpatica norma che, introducendo la tassazione sulle borse di studio, in soldoni, vuol dire un taglio del 27% dello stipendio (che poi non è stipendio ma 'borsa', orrido e declassante termine) per dottorandi, assegnisti di ricerca, borsisti, e specializzandi in medicina.
persone di età media sui 30 anni, che cercano di barcamenarsi facendo lavori massacranti, senza riconoscimenti il più delle volte, e con scarse prospettive di carriera.

ora, lascerò da parte, perchè mi ci vorrebbe un trattato, la mia personale critica al fatto che i dottorati di tutte le discipline siano equiparati in termini di remunerazione (nella maggior parte delle discipline, avere una borsa di dottorato vuol dire lavorare nello studio privato del professore, e non all'università: simpatici professionisti che pagano i loro schiavi con i nostri soldi... )

non mi addentrerò nel problema per cui persone che effettivamente lavorano come e più di tanti altri lavoratori (chi è che fa 12-14 ore al giorno di lavoro? siamo pazzi? i sindacati rompono se si lavora per 12 minuti!!!!!)  non abbiano adeguati riconoscimenti e tutele legali e previdenziali.
se sei un dottorando, o un assegnista, sei il paria della società lavorativa... fa venir voglia di non far studiare i propri figli, vedere di quanta considerazione la cultura goda in questo paese

ma parlerò solo del fatto che, appunto, tra le categorie prese di mira dai signori con stipendi da nababbi, ci sono gli specializzandi in medicina.
non saranno tutti bravi. non diventeranno tutti dei supermedici. ma sono comunque delle persone nelle cui mani mettiamo le nostre vite, prima o poi, volenti o nolenti.

tutti loro, geni e caproni, sono obbligati a turni da 12 ore al giorno (si, 12 ore, avete presente, voi simpatici statali che ne fate 6 di cui 5 e mezza di pausa caffè?).
molti di loro, quelli che prendono seriamente il loro lavoro, fanno turni ben più lunghi, lavorando in condizioni difficili e mortificanti, per loro e per i pazienti.

quindi, visto che fanno un lavoro poco importante, e con poco impegno quotidiano, mi sembra un'ottima idea ridurre le loro borse che già non sono ricchissime.....
uno sciopero degli specializzandi sembra aver posto un altolà a questo delirio...

ma il problema è: come caspita è venuto in mente a quei 'cervelloni' di partorire una norma del genere, e con quale totale mancanza di rispetto e completa faccia di bronzo hanno provato a fregarci?

non so se lo sciopero dei medici servirà anche a salvare dottorandi e borsisti delle altre discipline, quelli che sono solo dei poveri scienziati sfigati. che scioperino pure, loro, a nessuno importerà.

che strano però, se siamo così con l'acqua alla gola da dover sottopagare i medici, come mai i soldi per i finanziamenti della politica e per gli stipendi dei vari pesci lessi di mare e di fiume (mica ce c'è solo uno!!!) ci sono sempre?

a proposito: pare che chiuderanno il maxxi di roma, indovinate... mancano i soldi!

domenica 1 aprile 2012

Mostre & Co

In questo post, che verrà periodicamente aggiornato, vi segnalo, in ordine un po' sparso,  mostre, esposizioni, eventi, inaugurazioni, a Roma e non solo.... io vi faccio il prescreening, voi fatene poi l'uso che volete :-)
(aggiornato al 01-04-2012, qui una versione precedente del post con i commenti sulle mostre ormai chiuse)

gennaio-giugno 2012

Roma

Salvador Dalì: l'uomo, l'artista, al Complesso del Vittoriano:
recensione basata sui commenti di chi l'ha già visitata. Ci sono in mostra non molte opere, ma con un percorso espositivo molto ben curato e spiegato. L'approccio può piacere, a chi preferisce leggere molti pannelli, avere molte informazioni ed interpretazioni "pronte" dell'arte, ma può invece deludere i "fruitori istintivi" di arte, che non vogliono filtri intellettuali tra sè e il quadro, ma solo godersi tanti capolavori.

Miró! Poesia e luce al Chiostro del Bramante
fortunatamente prorogato fino al 23 agosto

Andy Warhol's Factory al Chiostro del Bramante

L'arte dell'avanguardia russa al Museo dell'Ara Pacis

Evgen Bavčar. Il buio è uno spazio al Museo di Roma in Trastevere

Mostra di  Henri-Cartier Bresson palazzo incontro mi ha stupito per modernità e semplicità, la mostra è bella ma a parer mio non eccezionale, sono più belle alcune delle foto mostrate nel video che molte di quelle in mostra. è un giudizio personale, penso valga comunque la pena andarci, magari la vostra foto preferita è là esposta... (fino al 6 maggio)

Il Guggenheim. L'avanguardia americana 1945-1980 al Palazzo delle Esposizioni: deve piacervi proprio molto l'arte astratta... o dovete aver studiato per capirci qualcosa. la mostra comprende 7 sale, c'è qualche Pollock e Warhol esposto, ma forse un paio di sale in tutto meritano la visita. ripeto, a meno che non sia il vostro genere preferito, non andateci apposta (fino a maggio)

National Geographic Italia - Il senso della vita. Amore, Lavoro, Pace, Salute al Palazzo delle Esposizioni: mostra di foto molto belle, non è grandissima ma è gratuita, e la NG non delude (fino a maggio).

Homo Sapiens al Palazzo delle Esposizioni: bellissima e interessantissima, da visitare (fino al 9 aprile) (qui la recensione).

Maxxi Arte e Maxxi Architettura al Maxxi

McCurry al Macro Testaccio: non perdetelo, le foto sono meravigliose in sè (fanno tutto un altro effetto viste là o su un libro) e anche l'allestimento merita, le foto sono raggruppate in modo da aumentarne l'impatto attraverso similitudini e contrasti, e la disposizione facendole quasi cadere addosso all'osservatore ne aumenta l'effetto di coinvolgimento.
un immersione in tanti mondi, in tante vite, che molti di noi non vedranno mai ma che esistono là fuori.

Metamorphosis all'Istituto Giapponese di Cultura: splendide foto e immersione in un mondo sconosciuto ai più. il giappone debole del dopoguerra. A Roma è finita, ma la trovate fino a giugno a Berlino 

principalmente musica, ma anche letteratura, al Forum Austriaco di Cultura: il 9 febbraio, concerto jazz per pianoforte

Milano 

secondo me da non perdere assolutamente: Robert Mapplethorpe  allo Spazio Forma

Transavanguardia a Palazzo Reale; ci sono anche Cezanne e Tiziano e il Digitale-Pixar, insomma per tutti i gusti...

Firenze 

Duffy A photographic genius al museo Alinari. anche questa, da non perdere, troverete scatti che sono nella vostra memoria storica, senza sapere dove li avete visti, chi li abbia fatti... beh sono i suoi. emozionante

luglio-dicembre 2012

Roma

Andy Warhol e i media, GNAM Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea

Silk Road  al Palazzo delle Esposizioni

giovedì 29 marzo 2012

rassegna stampa

orrore e desolazione quotidiana, oggi come ogni giorno 

uno ci prova ogni mattina, a vedere se qualcosa va meglio

e invece, anche tralasciando le grandi tragedie, i grandi problemi nazionali e internazionali, trova, in ordine sparso:

- un uomo che non riesce a pagare le tasse si dà fuoco, siamo a bologna e non in tibet, ma sulla mancanza di rispetto dei diritti umani e delle libertà non so ormai quanta differenza ci sia

- un uomo, per un presunto torto automobilistico, un sorpasso, viene inseguito e massacrato da un pazzo, siamo a crema e non in un film ambientato a hollywood

- magistrati corrotti e in affari con la malavita organizzata in calabria (non mi stupisce affatto: per quale miracolo mai, se tutto il sistema è corrotto, politici, funzionari pubblici, forze dell'ordine, ci si aspetta che i magistrati siano canditi come la neve? forse perchè investiti da mandato divino?)

- varie ed eventuali di malasanità, con vittime

- varie ed eventuali su rapine in villa (nello specifico, un ultraottantenne in fin di vita dopo essere stato picchiato da 4 rapinatori. che resistenza avrà mai posto il poveretto per scatenare una reazione del genere?)

- siccome tutto il mondo fa schifo allo stesso modo, un giovane torturato e ucciso da neonazisti in cile, perchè gay. dalla propria storia non si scappa..... la dittatura è finita nel '98, cioè l'altro giorno

per consolarsi in questo deserto, resta qualche bella notizia di arte, o di scienza
ma è un po' poco



lunedì 26 marzo 2012

Homo Sapiens

Visitando la mostra curata da Cavalli Sforza, si scoprono o si riscoprono le origini dell'uomo (e ci si accorge che la scienza, la paleontolgia, lo studio del DNA, hanno fatto passi da gigante e hanno cambiato di molto la visione complessiva sull'evoluzione, nei pochi anni passati da quando eravamo sui banchi di scuola :-) )
solo alcune delle meraviglie che mi hanno colpito: 
  • in Italia ci sono siti paleontologici meravigliosi, non è indispensabile andare in africa (anche se non ci dispiacerebbe), per vedere fossili di ominidi (o anche di dinosauri, ma questa è un'altra storia)
  • vicino a Burgos c'è un sito paleontologico, patrimonio dell'umanità, con i fossili più antichi trovati finora in europa, Atapuerca, con reperti di Homo antecessor, Homo heidelbergensis, Homo sapiens (se volete sapere chi sono i primi due andate alla mostra, io ammetto la mia ignoranza, ero ferma al sapiens). 
  • la Georgia è il nuovo paradiso dei paleontologi (altro motivo per andarci), uno degli ominidi più antichi (robetta da un milione di anni fa) vi è stato scoperto nel 1999 
  • la tigre dalle lunghe zanne vista a grandezza naturale è uno spettacolo, fa venire voglia di esserci stati
  • il perizoma non lo hanno inventato le brasiliane, ma, udite udite, i popoli dell'artico (ed è in pelle di foca)
  • la possibilità di bere latte dopo lo svezzamento è dovuto a un mutamento genetico, apparso 6000 anni fa negli urali, che permette la produzione dell'enzima lattasi anche negli adulti. la presenza della mutazione è molto alta o altissima in scandinavia e nord europa in generale, nord america e asutralia escluse chiaramente le popolazioni autoctone residue e gli afroamericani che non la posseggono per nulla (ma c'è un massimo nel cuore dell'africa? che non mi spiego), decresce nel centro e sud europa, nord africa, sud america, ed è nulla in cina. 
lungo la mostra ci sono installazioni per far giocare i bambini, calchi di scheletri, manufatti, ricostruzioni, e se avete anche la fortuna di andarci, come è capitato a me, con un amico esperto del settore, sarà ancora più illuminante.

sabato 3 marzo 2012

Istanbul

sognando uno dei viaggi della vita, ho deciso di prenderlo e leggerlo, solo per il titolo (ho scoperto solo dopo che Orhan Pamuk, di cui già mi aveva incantato Il mio nome è Rosso, è anche vincitore del Nobel per la letteratura, perchè "nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture").

vi sorprenderanno le foto, ad ogni pagina c'è almeno una foto della vecchia Istanbul che lo scrittore descrive attraverso i suoi ricordi di bambino e di giovane.

se amate o sognate o vagheggiate Istanbul, leggetelo (leggetelo anche se non la amate), è un bellissimo libro, e penso descriva i pensieri di ogni persona che sia nata in una grande città, la ami e la senta vivere sotto pelle....
ci ho ritrovato molti dei pensieri che mi sfiorano mentre vivo la mia, di grande città.

mercoledì 15 febbraio 2012

mini-guida ai ristoranti di roma ( e dintorni)

una regola base guida i romani nella scelta del ristorante: mai andare a caso.
in una città così grande e così turistica si rischiano delle fregature clamorose,
sia per costo che per pessima qualità del cibo.
se possibile, evitare il centro, per lo stesso motivo, la densità di fregature è più alta.

inoltre, se volete mangiare una buona pizza napoletana a roma, preparatevi a un esborso....
vi faranno pagare il nome (anche se spesso, pur essendo buona, non è vera napoletana)

anche questo post, come quello sul salento, verrà periodicamente aggiornato, vi parlerò solo di ristoranti, pizzerie e trattorie provati e riprovati nel tempo, da me o da amici-conoscenti, per cui le loro performances  possono essere ritenute abbastanza stabili. nella buona valutazione rientra anche il costo, cioè il fatto di non dover fare debiti per mangiare :-)

- ristorante ulivi di puglia, apertura recentissima (settembre-ottobre 2012), in zona e strada un po' sfigata (traversina dietro il mercato dell'alberone) e finalmente un ristorante pugliese a roma (lo chef è di manduria). mi dilungo un po', per ovvie ragioni, essendo ormai mezza salentina:
l'impressione è ottima, locale semplice e lindo, camerieri gentili (dal chiaro accento altoatesino :-D) e piatti cucinati come dalla zia preferita. porzioni giuste e prezzi anche (30 euro primo, secondo e dolce, con vino della casa), ma qualità eccellente, che consola per il tempo di un pasto chi ha nostalgia di casa. provati e approvati: focaccia barese, orecchiette alle cime di rapa e orecchiette con ragù di asino (!!! ottimo), polpo con patate alla brindisina (che come preparazione, mi duole ammetterlo, mi piace più del polpo alla pignata salentino), tenerissimo e 'delicatissimo' ;-), filetto di orata con patate, pasticciotto (che non ha niente a che vedere con quello leccese-galatinese, è un altro dolce)  e torta di zucca e amaretti. se continuano così. proverò tutto il menù.

- pizzeria sforno, vicino a palmiro togliatti e cinecittà. come potrete leggere anche nei commenti online, la pasta della pizza è molto buona, ma i condimenti non le rendono giustizia. le birre artigianali sono molto buone, anche se costano una fortuna.
 
- trattoria tonino bassetti, via del governo vecchio, cucina tipica romanesca, porzioni abbondanti e cibi saporiti, molto spartana, cheap, buona, no prenotazioni, quindi preparatevi ad aspettare

- pizzeria il peperoncino dispettoso, via delle medaglie d'oro, ottima pizza e fantastico millefoglie, costosetta (aggiornamento al 2012: la pizza è buona, ma niente di eccezionale)

- pizzeria ristorante gaudì, ai parioli, fritti pizza e primi molto buoni, anche simpatica come ambientazione. provati di recente i cavatelli gaudì, con provola, speck, pomodorini e basilico, decisamente soddisfacenti

- torchio sardo, ha due sedi in zona appia, ottimo pesce (di recente lo chef deve essere molto ispirato... ho mangiato un risotto alla crema di scampi superlativo), buona anche la carne, solo che i camerieri tendono a decidere cosa mangerete. anche se ordinate un solo primo, ne avrete comunque un assaggio di almeno un altro, mandato dallo chef.... basta prenderla con sportività!

- ristorante da domenico, appio latino, sapori tradizionali ma mai banali, ottimi primi, carne, pesce e contorni... non si smetterebbe mai di mangiare

- ristorante da roberto e loretta (quelli di via gabi), appio latino... ancora mi sogno il loro maialino arrosto. non avrete che l'imbarazzo della scelta, andate sul sicuro, sono eredi di una lunga tradizione di ristoratori e ci tengono al buon nome

- trattoria vecchia roma, vicino a piazza vittorio e al teatro brancaccio: ottima amatriciana, gricia, etc. gli arrosticini buoni ma non eccezionali. se siete fortunati troverete anche un tizio che mangia i bucatini in stile 'alberto sordi', come da foto sul bigliettino da visita

- pizzeria core de roma, appio latino... la pizza è normalmente buona, e fanno anche piatti come trippa, gnocchi, e altre cosette un po' romanesche, ma l'attrazione principale è che ogni tanto ci capita totti, in visita al suo quartiere di origine, quindi regolatevi... da evitare se avete un cuore biancoceleste, potrebbe non reggere l'impatto con l'ambientazione "leggermente giallorossa"

- ai vecchi tempi, sulla via nettunense, verso marino: se andate o tornate da ciampino, o volete fare un giro verso i castelli, o anche se ci andate apposta, ne vale comunque la pena, purchè vi piaccia la cucina verace, come la può fare una zia. l'ambiente è fantastico, si mescolano persone eleganti, gente normale e tizi in canottiera neanche tanto pulita, ma nessuno sembra farci caso...

- trattoria da enrico e bruno, piazza bologna, buon risotto alla crema di scampi (si sentiva molto lo scampo e pochissimo la panna); mi dicono che anche gli altri piatti non siano male.

- ristorante giapponese sakana sushi, via del gazometro, molto buono, sapori nuovi senza essere artificiosi, prezzi non troppo alti, e servizio ottimo. speriamo continuino così

- ristorante giapponese genkai, viale jonio, testato, ok 

- ristorante giapponese sushisen, piramide, ok, testato per anni (anche se la sua deriva creativa non mi piace granchè, ed è diventato davvero molto caro....)

- ristorante indiano bombay, piazza re di roma, molto buono

-  ristorante indiano maharajah, (sembra) il migliore di roma, testato, ok, buon cibo, prezzi alti (come tutti gli indiani)

- ristorante cinese la pace, vicino a via dei serpenti, riprovato dopo tanti anni è sempre buono

stay tuned, per nuovi nomi e suggerimenti

domenica 12 febbraio 2012

tristezza

mi sembra che ci sia una costante, nell'autodistruzione che toglie al mondo tante magnifiche stelle, fino alle ultime splendide amy e whitney.

a vederle da fuori, queste donne che hanno tutto, non solo da un punto di vista materiale, soldi e successo, ma anche si suppone delle soddisfazione personali che poche di noi riescono a raggiungere, oltre a innegabili doti di fascino e talento artistico che alle più mancano, dovrebbero essere felici e realizzate.

se poi si leggono le loro storie... il problema sembra essere sempre quello. gli uomini. un uomo. una storia finita male che le fa crollare. una relazione o un matrimonio con un uomo sbagliato che le ha distrutte, le ha picchiate, le ha portate all'uso di droga, o semplicemente non ha dato loro la felicità, ha tolto loro la forza, l'autostima, le ha fatte sentire abbandonate e non amate.

non so abbastanza di psicologia per poter dire perchè delle supervincenti come loro si vadano a impelagare con dei falliti che le distruggono....
forse la scelta, più o meno inconsapevole, di storie fallimentari non è altro che un sintomo della loro incapacità di vivere.
sarebbe stato bello se fossero state tanto forti da vedere la loro fortuna e la loro sorte meravigliosa, che le ha rese delle dee osannate dalle folle, per quello che erano e davano alle persone, e senza alcun bisogno di avere accanto un uomo. erano perfette da sole per quello che erano, ma non se ne sono rese conto.

sabato 11 febbraio 2012

tradizione e modernità in cucina

parlare di cucina, di cibo, di nuovi e vecchi sapori, è quasi soddisfacente quanto preparare ed assaporare i piatti. e poichè col tempo il ricordo sbiadisce, causa età che avanza e rincoglionimento precoce, prima di cancellare le sensazioni vorrei condividere con il mio singolo lettore mensile ;-)  il racconto di un'ottima esperienza gastronomica, accompagnata da un elegante ambientazione, il tutto condito dalla migliore compagnia che si possa desiderare... per cui ecco qua, la cronistoria, attraverso il dettagliato menù, di una lussuosa cena (di capodanno), che è anche un viaggio attraverso la cura dei dettagli, dalla scelta degli ingredienti alle argentee decorazioni che abbellivano l'ambiente. 


esperienza che è stata tanto più apprezzata, in quanto la scrivente, che di solito si impiccia e si mette in mezzo dominata da manie di protagonismo :-), questa volta è stata estromessa a forza e ha potuto godere della perfetta organizzazione e dell'ottimo cibo senza muovere un dito (quasi.... ha solo tagliato sottili sottili le zucchine per l'insalata :-) ). e, davvero, gustare senza aver dovuto faticare, nè come organizzatrice nè come bassa manovalanza, è meraviglioso.

premessina: a me (chiamatela ignoranza, snobismo, superficialità, non so) piace la cucina semplice e tradizionale, forse poco elegante, che sa di piatto preparato la domenica di festa dalla nonna. gli gnocchi, i cannelloni e i ravioli, la pasta al forno... e poi gli arrosti, l'agnello e il capretto al forno... le crostate e i ciambelloni. sapori che mi riportano all'infanzia e a momenti di famiglia nella grande casa piena di gente e di risate.
amo anche la cucina che chiamo tra me e me minimalista, cotture alla griglia, al vapore, pochissimi condimenti, o cibi crudi.... forse perchè non sono molto brava a intrugliare e a fare preparazioni elaborate.

sono di natura diffidente verso la cucina troppo costruita, temo sempre che l'assenza di semplicità nasconda la mancanza di sostanza a favore della forma. quando però la forma va con la sostanza, quando il piatto non è solo elaborato ma curato, studiato, bello da vedere e buono da gustare, mi lascio corrompere!!! anche perchè i piatti sotto descritti, o almeno gran parte di essi, pur sembrando molto moderni, sono invece antiche ricette tramandate di generazione in generazione, forse solo rivisitate in chiave contemporanea.

lo chef e le sue aiutanti hanno lavorato per giorni al menù, alla scelta dei piatti e degli ingredienti, e il risultato è che sono stati serviti ai fortunati convenuti i seguenti manicaretti:

fagottini e parmentier
Entrées

- salsiccette affumicate rumene
- stracchino e mozzarelline del caseificio di galatina
- parmentier di pollo su letto di rucola all'aceto
- babà rustico napoletano ai formaggi e babà rustico napoletano con formaggio e salame napoli: in pratica un ottimo pan brioche, simile, ma più morbido, alla torta al formaggio tipica umbra che si fa a pasqua... e in qualche modo mi ha ricordato anche il casatiello, probabilmente per la presenza del salame, anche se penso che la pasta sia diversa.
- fagottini in pasta fillo con tomini accostati a marmellatina al peperoncino, una squisitezza, adoro il toma in tutte le sue declinazioni, e la marmellata al peperoncino ci stava divinamente, ringraziamo la barbara per averci deliziato
- budino di mozzarella, accompagnato da gelatina di mosto di negroamaro alla menta di una ben nota ditta ;-) ma senza nulla togliere alla gelatina, il budino era meraviglioso di suo... pareva di mangiare una ricotta leggerissima, e invece dentro c'era mozzarella, burro e non so cos'altro, lavorati in modo da farli diventare una spuma quasi... direi il top tra gli antipasti (ma solo perchè amo smodatamente i formaggi... era tutto ottimo!)

Primo piatto... arriva lo spettacolo

Riso Venere con mazzancolle in salsa d'arancia, servito in coupe d'arancia

bello, bellissimo, come potete vedere dalle foto, quindi sicuramente d'effetto per stupire gli ospiti....  e buono buonissimo, per convincere le malfidate ( ihih) che non si fanno abbindolare dalla presentazione scenografica. ha resistito alla prova del giorno dopo, anzi era se possibile ancora più buono.... e ci ha reso molto molto felici

Secondi Piatti

lonza di maiale al latte e insalata di zucchine con pinoli e noci tostate
la lonza ci è piaciuta molto (d'altra parte max ci aveva dato parere positivo), le insalate crude a oltranza a volte mi lasciano perplessa (quella di spinaci e castagne è indigeribile.... ) ma questa era buona

seppioline ripiene con patate e piselli un must, buona buona, le seppioline le mangiamo in ogni modo crude o cotte :-)  (thanks doni!!!)
lenticche e cotechino ancor più must, ma qui faccio la presuntuosa e dirò che le mie lenticchie sono più buone ahahah

Desserts
per chi è sopravvissuto alla svagonata di cibo summenzionata, e al brindisi (eh si, siamo arrivati un po' lunghi..... ahahahh troppissimo cibo buono) ecco i dolci, quanti dolci.....

, - torrone morbido al pistacchio e mandorle
- dolce tipico albanese di cui non ricordo il nome ma tanto buono e tanto calorico... con dentro miele e frutta secca e non so cos'altro... e una lavorazione di ore (grazie dina!) 
- strudel di mele originale altoatesino (particolarmente apprezzato, grazie al nostro bolzanese)
- cotognata con noci
- tronchetto di pasta di mandorla
- panettone
- crema all'arancia e palle di neve ..... e  non aggiungo altro....

sui vini, abbiamo esercitato una strettissima autarchia, rosè e bianchi di galatina, e spumanti brut e dolce salentini. il tutto servito in calici di cristallo e accompagnato da decorazioni eleganti, fuochi e stelline.... 
uno splendido matrimonio tra tradizione e modernità
per cui grazie grazie grazie, dina luciana e tutti gli altri collaboratori-sbucciapatate-lavapiatti-sguatteri, e grazie soprattutto allo chef pierpaolo che ci ha stupito con i suoi piatti creando un capodanno d'alta classe!

mercoledì 8 febbraio 2012

sono un'aliena....

so di esserlo sempre stata ma me ne rendo sempre più conto, un'aliena che viene, giustamente, da una famiglia di alieni....

alla scuola media, almeno un paio di compagni di classe erano figli di professori della stessa scuola.
beh, erano 'il figlio della professoressa' guardati sempre con diffidenza dai compagni, perchè era chiaro ed evidente a volte un leggero servilismo nei loro confronti da parte di alcuni docenti, per non fare sgarbi alle care colleghe, in ogni caso un certo occhio di riguardo.
sembra infatti che, anche in assenza di raccomandazioni esplicite, scatti automatico il guanto di velluto (senza pugno di ferro), fosse anche per quieto vivere.
particolarmente urtante risultava inoltre la supponenza e vanagloria di questi fighettini che sapevano di essere 'protetti'. e non si parlava di posti di lavoro, di posti di potere, ma di semplici distinto o ottimo.....

beh, sono anche io 'figlio di professore', ma non in questo senso. per coerenza, per onestà professionale e morale, i miei genitori non hanno, pur avendone titolo e diritto, mai chiesto trasferimento nelle scuole più comode, cioè quelle vicino casa, dove andavamo noi figli, finchè le abbiamo frequentate noi come studenti. hanno preferito sobbarcarsi lo spostamento in scuole più lontane, in quartieri meno fortunati e più problematici, a volte di frontiera, purchè non venissimo additati come 'il figlio del professore'. perchè non si potesse mai dire di noi che un voto, un giudizio fossero non merito nostro, ma dell'amicizia tra colleghi e dei favoritismi.

ricordo benissimo la risposta di mio padre a mio fratello, che si lamentava di come dei compagni fossero favoriti in quanto figli di colleghi: "Che non si debba mai dire di te che sei il figlio del professore"

se invece che 'umile insegnante di scuola media' mio padre fosse stato professore universitario, mi avrebbe spedito a studiare in giappone probabilmente, pur di evitare che ogni minimo dubbio potesse essere gettato sulla mia carriera o sulla proprio correttezza.

bene, ora lo posso dire a fronte alta: io si, sono figlia di professori, professori veri (vedi questo bel post), che mi hanno insegnato a lavorare duro e a farmi avanti solo con il mio nome, non con il loro.
o per dire meglio, visto l'andazzo, forse sono figlia di professori alieni :-)

sabato 4 febbraio 2012

snowy rome

l'evento è tale da meritare un post.

lo so lo so, tutti quelli che NON sono di roma un po' ci compatiscono e ci deridono... che sarà mai un po' di neve (10-30 cm, dicono 50cm fuori città) a roma? beh non importa che fosse poca (poi poca... insomma, più che nell'85)
il punto è che anche solo qualche fiocco ci fa impazzire, sia in positivo che in negativo.

per cui non vi parlerò delle polemiche sul disordine e sul caos (in cui d'altra parte viviamo ogni giorno), se volete un reportage in diretta su cosa succede ed è successo a roma tra ieri e oggi andate su twitter ad esempio... io vi racconto solo quello che è successo a me

ieri quando ha cominciato a nevicare, enormi fiocconi che cadevano numerosi, sarei rimasta attaccata ai vetri della finestra come una ventosa, incantata dai giochi dei fiocchi portati dal vento.
se poi si è dei sentimentali, vedere la neve che si deposita nel giardino dell'edificio storico in cui lavoro è particolarmente suggestivo...

solo che, dopo un po', si torna con i piedi per terra, e l'animale metropolitano che è in me riflette: se quando piove roma impazzisce, cosa potrà succedere con la neve? beh meglio cercare di tornare a casa... appunto cercare.
perchè sotto la nevicata (ieri abbastanza fitta, ma che non attaccava ancora granchè) l'automobilista romano, di solito abbastanza scafato, si inibisce, si spaventa, e pur con strada libera (vabbè c'era un po' di fango, ma mica si slittava!!!) guida a 2km/h..... creando ingorghi senza senso.
inoltre, essendo sempre tutti in giro in auto, e spaventandosi tutti nello stesso momento, si sono messi tutti in moto per tornare a casa nello stesso orario.... vabbè! questo, unito alla genialità della riduzione delle corse atac, causa mancanca catene (che servono per l'appunto ogni 30 anni, per cui gli ultimi autisti che le montarono nell'85 ormai saranno in pensione!!!), ha obbligato la povera blogger a farsi lavoro-casa a piedi, nella neve che non era più neve ma fanghiglia nera mista a ghiaccio e acqua. 5km singing in the snow, ottimo esercizio cercare di restare in equilibrio...

ma stamattina l'attesa sorpresa... tutto bianco! per cui, scarponi in spalla, macchina fotografica pronta, e via a spasso.... a scoprire una città straordinariamente rilassante e silenziosa. come se la neve fosse ovatta, e attutisse non solo i rumori ma lo stress che ci perseguita.
la città ha smesso di essere cattiva, come dice la mia amica, ed è diventata un parco giochi per grandi e piccini. famigliole che giravano con i bimbi incantati,  scarponi da montagna, doposci.... e nei prati della caffarella, sugli svincoli chiusi del raccordo, ovunque fosse possibile, impianti sciistici aperti! bob slittini snowboard e sci! e anche pattinatori a piazza san pietro..... si si noi romani siamo pieni di inventiva e di spirito di adattamento!!!

le strade erano talmente vuote di macchine (un miracolo! dovrebbe nevicare più spesso) che si poteva passeggiare in mezzo alla carreggiata... e a essere onesti gli autobus e la metro andavano meglio oggi che nei giorni normali (magari proprio perchè c'erano poche macchine? magari dovreste usarle di meno, cari romani, e usare un po' di più i piedi???)

nei giardini, nei prati, in ogni spazio verde - che ora era spazio bianco- cani impazziti di gioia zampettavano tra la neve. questo bellissimo campione qui a fianco si chiama alan, non faceva altro che abbaiare per convincere i padroni a giocare con lui, ha rubato il guinzaglio, saltava loro addosso.... non stava fermo un secondo.
ma quasi più impazziti dei cani erano i padroni... tutti tornati bambini, a tirarsi palle di neve. ed i veri bambini erano fantastici, infagottati nei giubottoni colorati, che sembrano tante pallette.... sarà un bellissimo ricordo per loro, perchè per noi romani la neve è un miracolo.
se nevicasse al cairo, i cairoti non potrebbero essere più meravigliosamente stupiti di quanto lo siamo noi ogni volta che cade la bianca meraviglia. i bambini di oggi racconteranno ancora quando saranno adulti che loro, alla nevicata di roma del 2012, c'erano....lo so lo so siamo esagerati, ma se non siete di roma, semplicemente, non potete capire

 e l'effetto più stupefacente è che sono tutti cordiali, gentili, sorridenti. nessuno che si arrabbia, che litiga, che sgomita. ci si aiuta, ci si parla, ci si sorride. domani ci sarà ghiaccio, domani si torna al lavoro, ma oggi non importa.... c'è la neve!

martedì 31 gennaio 2012

Piemont mon amour parte seconda

se da torino imboccate la val di susa, vi trovate a un certo punto di fronte una vista stupefacente, una costruzione dell'uomo che sembra tutt'uno con la roccia, troppo imponente quasi per poter essere vera: la  sacra di san michele. sorge all'imbocco della valle, lungo quella che nel medioevo, dopo la decadenza delle vie romane, era una delle poche vie di comunicazione attraverso l'europa, la via francigena.

tale via, o meglio insieme di vie, poichè il tracciato cambiava a seconda del periodo dell'anno, ha fatto la fortuna delle città, come siena, e dei monasteri che si trovavano lungo il suo percorso.  l'abbazia era quindi un  luogo di cultura, potere, e di commercio.

si dice che umberto eco si sia ispirato alla sacra per creare l'abbazia de il nome della rosa (mentre per la biblioteca, avrebbe tratto ispirazione dall'abbazia di melk, in austria, su un isoletta sul danubio...anche se io l'ho sempre associata, chissà perchè, alla biblioteca di santa scolastica di subiaco, che non è accessibile se non agli studiosi ed esercita quindi un fascino ancor maggiore!)
.... purtroppo il ricordo dell'interno della sacra è un po' sfocato a causa dei tanti anni passati dalla mia visita, ma ricordo ancora con stupore la scalinata, detta scalone dei morti, una enorme scala a chiocciola, ripidissima, nelle cui pareti delle nicchie ospitavano i corpi dei monaci.
dall'alto dell'abbazia, si domina tutta la valle... una vista spettacolare

andate a visitare la sacra, ne vale davvero la pena

dopodichè, passate nella val chisone, un po' più a sud, proprio sotto il monviso, che col suo profilo inconfondibile fa compagnia e sembra proteggere gli abitanti della zona, che lo guardano con affetto ogni volta che tornano nella loro valle.
in val chisone si trova la bella cittadina di pinerolo, con un centro storico medievale, che diventa un set particolarmentespettacolare per la rievocazione storica della maschera di ferro.
dopo 10 anni in cui me lo sono continuamente ripromesso, quest'anno vi ho finalmente assistito... ed ha di certo il suo fascino, anche se per i pinerolesi si tratta di un evento talmente importante che il livello sociale delle famiglie in città è determinato dai ruoli che i suoi componenti rivestono nella rievocazione, e viceversa... bah, meccanismi della vita di provincia che mi sfuggono.

comunque le maschere e i costumi, gli strumenti e gli ambienti, e la musica, sono molto curati e coinvolgenti, e la maschera di ferro è davvero inquietante

se continuate a salire nella valle, dopo aver superato villar perosa, perosa argentina, e tanti altri ridenti paesini, ma molto prima di arrivare a sestriere.... arriverete in una parte della valle dove si erge il forte di fenestrelle.
il forte, costruito nel corso di secoli controllava l'accesso dalla francia, ed è una delle poche costruzioni umane visibili dallo spazio. dalla base della valle sale lungo tutto il costone della montagna, ed è completamente visitabile, parte al chiuso dei camminamenti, parte all'aperto. l'intera visita, se volete arrivare fino in cima, richiede molte ore, ma se avete poco tempo (o poco fiato) potete salire solo la prima parte del forte. le guide sono simpaticissime, e tengono molto a preservare la loro storia e la tradizione della valle, basata su musiche e balli peculiari, e sulla lingua occitana (o patouà) che deriva dall'antica lingua d'Oc... echi storici meravigliosi in queste valli piemontesi!

la mia scoperta del piemonte spero continui presto, per ora mi auguro di aver stimolato la vostra curiosità per questa bellissima regione.... nel prossimo post, enogastronomia... un paradiso di cibo e vino!

Mostre & Co

In questo post, che verrà periodicamente aggiornato, vi segnalo, in ordine un po' sparso,  mostre, esposizioni, eventi, inaugurazioni, a Roma e non solo.... io vi faccio il prescreening, voi fatene poi l'uso che volete :-)
(qui il post più recente, aggiornato allo 01-04-2012)

gennaio-giugno 2012

Roma

Salvador Dalì: l'uomo, l'artista, al Complesso del Vittoriano:
recensione basata sui commenti di chi l'ha già visitata. Ci sono in mostra non molte opere, ma con un percorso espositivo molto ben curato e spiegato. L'approccio può piacere, a chi preferisce leggere molti pannelli, avere molte informazioni ed interpretazioni "pronte" dell'arte, ma può invece deludere i "fruitori istintivi" di arte, che non vogliono filtri intellettuali tra sè e il quadro, ma solo godersi tanti capolavori.

Miró! Poesia e luce al Chiostro del Bramante

Andy Warhol's Factory al Chiostro del Bramante

L'arte dell'avanguardia russa al Museo dell'Ara Pacis

Evgen Bavčar. Il buio è uno spazio al Museo di Roma in Trastevere

spettacolare, una serie di mostre sull'oriente, in una scenografica ambientazione tipicamente occidentale, le terme di diocleziano .... le vie della seta(terminato a metà marzo)

Mostra di  Henri-Cartier Bresson palazzo incontro mi ha stupito per modernità e semplicità, la mostra è bella ma a parer mio non eccezionale, sono più belle alcune delle foto mostrate nel video che molte di quelle in mostra. è un giudizio personale, penso valga comunque la pena andarci, magari la vostra foto preferita è là esposta...

Il Guggenheim. L'avanguardia americana 1945-1980 al Palazzo delle Esposizioni: deve piacervi proprio molto l'arte astratta... la mostra comprende 7 sale, c'è qualche pollock esposto, ma forse un paio di sale in tutto meritano la visita. ripeto, a meno che non sia il vostro genere preferito, non andateci apposta (fino a maggio)

National Geographic Italia - Il senso della vita. Amore, Lavoro, Pace, Salute al Palazzo delle Esposizioni: mostra di foto molto belle, non è grandissima ma è gratuita, e la NG non delude (fino a maggio).

Homo Sapiens al Palazzo delle Esposizioni: bellissima e interessantissima, da visitare (fino al 9 aprile) (qui la recensione).

Maxxi Arte e Maxxi Architettura al Maxxi

McCurry al Macro Testaccio: non perdetelo, le foto sono meravigliose in sè (fanno tutto un altro effetto viste là o su un libro) e anche l'allestimento merita, le foto sono raggruppate in modo da aumentarne l'impatto attraverso similitudini e contrasti, e la disposizione facendole quasi cadere addosso all'osservatore ne aumenta l'effetto di coinvolgimento.
un immersione in tanti mondi, in tante vite, che molti di noi non vedranno mai ma che esistono là fuori.

WILL, one year ago, one year after, mostra fotografica sullo tsunami, all'Istituto Giapponese di Cultura,
1-14 marzo

Metamorphosis all'Istituto Giapponese di Cultura: splendide foto e immersione in un mondo sconosciuto ai più. il giappone debole del dopoguerra. A Roma è finita, ma la trovate fino a giugno a Berlino 

Tina Modotti: una nueva mirada all'Instituto Cervantes

Testigos del olvido all'Instituto Cervantes: gli organizzatori sono un po' scostanti, che se la tirano a fare? solo perchè hanno la sede in piazza navona? però le foto e la tematica sono interessanti (terminata a febbraio)

Damien Hirst 

principalmente musica, ma anche letteratura, al Forum Austriaco di Cultura: il 9 febbraio, concerto jazz per pianoforte

Milano 

secondo me da non perdere assolutamente: Robert Mapplethorpe  allo Spazio Forma

Transavanguardia a Palazzo Reale; ci sono anche Cezanne e Tiziano e il Digitale-Pixar, insomma per tutti i gusti...

Firenze 

Duffy A photographic genius al museo Alinari

luglio-dicembre 2012

Roma

Andy Warhol e i media, GNAM Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea

Silk Road  al Palazzo delle Esposizioni

lunedì 30 gennaio 2012

I need to find the way to translate (properly, not with google translator) my posts in at least english and spanish... without rewriting everything! ideas? suggestions?

giovedì 26 gennaio 2012

ho come l'impressione...

... che si sia perso completamente, e da un bel po', il senso di tutto.
quello che segue non è una predica, non è moralismo, leggetelo, guardatevi intorno, guardate voi stessi e la vostra vita. e riflettete.

ma di cosa stiamo parlando?

gli ultimi italiani ad aver avuto davvero la percezione della miseria sono quelli che hanno vissuto il dopoguerra, quando le scarpe erano di cartone, e la carne non si mangiava mai, la cena era pane e cicoria (ossia un qualsiasi tipo di erba commestibile raccolto nei prati) e con un osso si faceva e rifaceva il brodo.
fatevelo raccontare da quei pochi che se lo ricordano o se lo vogliono ricordare.

i supermercati vuoti?
ma l'italiano ha la minima coscienza di cosa voglia dire DAVVERO non avere cibo, non avere acqua, non avere nulla???
siamo (anzi gli altri sono, io mi sento benissimo) in crisi perchè gli scaffali non sono strabordanti di 47 tipi diversi dello stesso prodotto, in cui cambia solo il colore della plastica che lo riveste.

ma chi ha bisogno davvero di scegliere tra decine di merendine (piene di grassi che fanno salire il colesterolo dei bambini a livello di quello dei grandi obesi), di patatine, di sughi pronti, di comprare della frutta e verdura (costosissima) che viene da serre lontane 2000 km?
perchè non approfittare della 'crisi' per tornare a consumare i prodotti che gli agricoltori, con enormi sacrifici, producono nella regione stessa in cui abitiamo? darebbe forza all'economia locale, lavoro, e non si peserebbe sul costo per gli spostamenti (il famoso kmzero) 

guardate nelle vostre case: avete chili e chili di cibo, comprato buttandolo nel carrello senza neanche pensarci.
vi permetterebbe di sopravvivere probabilmente per qualche mese, di sicuro per qualche giorno, senza sentire neanche un languorino, anche se da domani i negozi fossero completamente vuoti.

avete dei RUBINETTI, sparsi per la casa, che vi basta aprire per avere acqua POTABILE! avete davvero bisogno di succhi di frutta, bibite gasate, bibite dietetiche (per smaltire le merendine di cui vi strafogate),  per dissetarvi?

avete davvero bisogno di prendere l'auto per percorrere pochi chilometri? e per far fare ai bimbi i 300 metri che li separano da scuola? quanti di voi sanno che in un'ora di cammino a velocità normale (non veloce) si percorrono 5 km? che quindi molti per andare al lavoro soprattutto nelle città di provincia (che hanno in tutto un diametro di 5 km)  potrebbero farsi una passeggiata, che farebbe bene al loro fisico facendo risparmiare i soldi per la palestra, e facendo scendere il colesterolo dovuto alle suddette schifosissime patatine?

avete davvero bisogno, voi che vi lamentate di non arrivare a fine mese, voi che fate gli ambientalisti, di comprare un iphone da 400 euro? un iphone che, rottamato tra un anno perchè ne esce uno 'nuovo', pensate che vada forse a irrigare, convertendosi miracolosamente in acqua, le distese del Sahel, o che si trasformi in cibo per le galline? avete idea della quantità di silicio, non propriamente un elemento atossico e eco-friendly, riversata nelle discariche, solo per seguire l'industria della tecnologia?
sapete quante serie di prodotti sono già pronte, nei magazzini delle grandi fabbriche, per essere riversate sul mercato nei prossimi anni, con la scusa che il prodotto 'consuma lo 0.0001% in meno di elettricità' o che è realizzato in materiali ecologici (non è vero niente, niente che sia prodotto in una fabbrica può essere ecologico), o che proprio non potete fare a meno dell'ultima straordinaria funzione che vi fa scaricare un milione di applets in un microsecondo?
ma quando troverete i 12 anni di tempo per usare tutte quelle applets? e soprattutto, davvero volete passare la vostra vita a giocare con le applicazioni dell'ultimo cellulare? se ve lo comprate, probabilmente è ciò che meritate vi succeda.

"Ripenso all'accampamento che abbiamo superato partendo da Dakar. Mi pongo domande sulla sorte dei suoi abitanti, sulla provvisorietà, sullo scopo e sul senso di quelle esistenze, domande che quella gente non pone a nessuno, nemmeno a se stessa. Se il camion non porta i viveri, moriranno di fame, se l'autocisterna non porta l'acqua, moriranno di sete"
Ebano, R. Kapuscinski
leggetelo, e meditate sulla totale e completa inutilità e assurdità di tutto quanto ci circonda


p.s. del 30-01-2012
per poter inquadrare, a distanza di tempo, lo scenario in cui il post è stato scritto, la settimana dal 23 al 27 gennaio 2012 è stata la settimana in cui scioperi e blocchi di vario tipo (sciopero dei trasporti, blocco dei tir sulle autostrade, mancanza di benzina dovuta al panico che ha portato gli automobilisti a fare il pieno, prendendo in contropiede i distributori... insomma una settimana di passione), causati dalle decisioni su tasse e liberalizzazioni del governo monti (su cui non mi esprimerò), hanno reso un po' difficili gli spostamenti e a volte gli approvvigionamenti di prodotti freschi. da qui all'allarme e il panico della gente comune, che al grido 'i supermercati sono vuoti' si affannava a fare incetta, il passo è stato breve e abbastanza idiota, e ha fatto scattare la riflessione su riportata.

giovedì 19 gennaio 2012

E' una delle cose più difficili...

"Non riesco a combinare un cazzo. Non riesco a ingranare. E' come se fosse tutto bloccato. Si sono già presi il meglio."
"Cazzo, è la prassi. La vita è tutta in salita. Ma hai solo ventisette anni, magari prima o poi riuscirai a combinare qualcosa."
"Cosa facevi alla mia età?"
"Mi andava molto peggio. Mi sdraiavo a notte fonda in mezzo alla strada, ubriaco fradicio, sperando che qualcuno mi investisse. Mi è andata sempre male."
"Non riuscivi a pensare a un altro modo?"
"E' una delle cose più difficili. Decidere quale sarà la tua prima mossa."

(C. Bukowski, Musica per organi caldi)

Siccome lui è un genio, lo esprime molto meglio di quanto potrei fare io.
In qualsiasi modo ci si arrivi, costruttivo o autodistruttivo, decidere è sempre il passo più difficile. Mettere in pratica le decisione è una strada tutta in discesa.

mercoledì 11 gennaio 2012

Piemonte mon amour

Da tanti tanti anni desideravo tornare in Piemonte. Avevo bei ricordi dei precedenti viaggi, legati soprattutto però alle persone con cui mi trovavo. Persone care, o persone conosciute in viaggio, che mi hanno arricchito e divertito. La città di Torino la ricordavo molto scura, crepuscolare, quasi triste. Ora mi è apparsa invece luminosa, non c'è altro aggettivo per descriverla. Strade piene di gente e di luce, palazzi storici ben illuminati, tanta vita, tanti locali. Una sorpresa inaspettata direi.

E la visita dei musei è assolutamente da non perdere. Soprattutto se in compagnia di qualche ottimo amico!
Il museo Egizio, secondo il gran criterio anglosassone che la cultura deve essere democratica (il British Museum è gratuito e contiene tesori inenarrabili), ha un prezzo irrisorio, 3.50 euro. Al punto da concedersi il lusso dell'audioguida, anche perchè di fronte al furto di 12 euro richiesto per tante mostre scarsine, mi è venuto spontaneo contribuire un po' di più al bilancio di questo museo che contiene tante meraviglie, di cui solo una minima parte è in esposizione.

Non si finirebbe mai di girare, peccato solo che le sale siano piccole rispetto al numero di teche e di visitatori, e sia quindi a volte difficile poter assaporare un oggetto, un colore. Le mummie ci sono, ma sono una minima parte del museo, anche se i turisti vi si aggirano intorno con urletti e espressioni di disgusto, e i bambini le adorano. Ma il numero di papiri, manufatti, monili, amuleti, vasi, decorazioni di ogni tipo, inclusi dei modellini di navi da porre nelle tombe, è al di là dell'immaginazione, e il pensare al solo lavoro di catalogazione, per non dire dello studio e dell'investigazione, dà un po' le vertigini... quanti studiosi, quanti ragazzi appassionati, si saranno succeduti e si succedono tra le scatole che contengono le migliaia di reperti? lo trovo davvero affascinante e un po' disorientante.

L'ambiente più bello del museo, probabilmente perchè il meno affollato, il meno carico, è lo statuario, in cui le solenni e stilizzate sculture nere si alternano tra luci e ombre in un allestimento spettacolare e molto moderno.

Se poi l'immersione nel passato non vi basta, c'è un altro museo, che non è così cheap, ma è molto, molto divertente... il museo del cinema. A parte i cimeli storici e gli oggetti usati in film famosi (scenografie, vestiti, copioni), la parte più interessante è la splendida collezione di foto, di artisti e registi sia dentro che fuori dal set. Vederli su quelle pareti è come capire che sono davvero esistiti, non solo sullo schermo ma anche nella vita reale. 

Tornando alla vostra vita reale..... girate per la città, assaporate i gelati e le cioccolate, entrate negli androni dei palazzi eleganti... e poi uscite da Torino e andate verso le Alpi, verso il Monviso che maestoso vi attende..... nel prossimo post, un giro per le valli piemontesi, e per la cucina regionale.