avvertenza ai naviganti: se non siete dotati di ironia e autoironia, evitate di leggere questo blog, non sareste in grado di apprezzarlo

venerdì 4 febbraio 2011

le cesine

Oggi ho letto la notizia della contestata costruzione di un nuovo parco eolico nella zona delle cesine, ho ripensato alla visita fatta nella zona quest'estate, e mi sono posta qualche domanda:
perchè mai italia nostra, invece di protestare contro un parco eolico, non va prima a guardare in che condizione si trova la spiaggia accanto alla riserva del WWF?
Bella furbata: il parco include la zona della palude, ma NON la spiaggia, tengono a precisare i volontari della riserva, che quindi è abbandonata a se stessa. Visto lo stato in cui versa, probabilmente non viene pulita da anni: sotto uno strato di immondizie e rottami di metallo arruginito e plastica di svariata origine, la sabbia è nera di catrame, con varie stratificazioni.
Le foto di cui metto il link, anche se precedenti, riproducono bene cosa c'era nell'estate del 2010 su quel tratto di litorale. Io non me la sono neanche sentita di fare foto, era troppo demoralizzante.
Non so se la discarica sia causata da ciò che il mare risputa fuori, o ci siano anche contributi autoctoni, per così dire. So che tutti se ne lavano le mani: i comuni, il WWF (perchè la spiaggia, con cui confina la riserva, NON è riserva, quindi può restare una pattumiera), i cittadini comuni (vabbè, da queste parti lavarsene le mani è lo stile dominante di vita).
Il risultato è, a pochi chilometri e sulla stessa splendida costa di otranto, una pattumiera a cielo aperto.
Un paesaggio desolante. Da sentirsi proiettati in uno scenario post guerra.
Secondo me non si tratta di mancanza di spirito ecologico, 
ma di mancanza di dignità.

Per compensare lo sfacelo, un segno di buona volontà e di spirito costruttivo:
stessa regione, altro mare, bell'iniziativa. Speriamo bene.

Nessun commento:

Posta un commento