avvertenza ai naviganti: se non siete dotati di ironia e autoironia, evitate di leggere questo blog, non sareste in grado di apprezzarlo

martedì 31 gennaio 2012

Piemont mon amour parte seconda

se da torino imboccate la val di susa, vi trovate a un certo punto di fronte una vista stupefacente, una costruzione dell'uomo che sembra tutt'uno con la roccia, troppo imponente quasi per poter essere vera: la  sacra di san michele. sorge all'imbocco della valle, lungo quella che nel medioevo, dopo la decadenza delle vie romane, era una delle poche vie di comunicazione attraverso l'europa, la via francigena.

tale via, o meglio insieme di vie, poichè il tracciato cambiava a seconda del periodo dell'anno, ha fatto la fortuna delle città, come siena, e dei monasteri che si trovavano lungo il suo percorso.  l'abbazia era quindi un  luogo di cultura, potere, e di commercio.

si dice che umberto eco si sia ispirato alla sacra per creare l'abbazia de il nome della rosa (mentre per la biblioteca, avrebbe tratto ispirazione dall'abbazia di melk, in austria, su un isoletta sul danubio...anche se io l'ho sempre associata, chissà perchè, alla biblioteca di santa scolastica di subiaco, che non è accessibile se non agli studiosi ed esercita quindi un fascino ancor maggiore!)
.... purtroppo il ricordo dell'interno della sacra è un po' sfocato a causa dei tanti anni passati dalla mia visita, ma ricordo ancora con stupore la scalinata, detta scalone dei morti, una enorme scala a chiocciola, ripidissima, nelle cui pareti delle nicchie ospitavano i corpi dei monaci.
dall'alto dell'abbazia, si domina tutta la valle... una vista spettacolare

andate a visitare la sacra, ne vale davvero la pena

dopodichè, passate nella val chisone, un po' più a sud, proprio sotto il monviso, che col suo profilo inconfondibile fa compagnia e sembra proteggere gli abitanti della zona, che lo guardano con affetto ogni volta che tornano nella loro valle.
in val chisone si trova la bella cittadina di pinerolo, con un centro storico medievale, che diventa un set particolarmentespettacolare per la rievocazione storica della maschera di ferro.
dopo 10 anni in cui me lo sono continuamente ripromesso, quest'anno vi ho finalmente assistito... ed ha di certo il suo fascino, anche se per i pinerolesi si tratta di un evento talmente importante che il livello sociale delle famiglie in città è determinato dai ruoli che i suoi componenti rivestono nella rievocazione, e viceversa... bah, meccanismi della vita di provincia che mi sfuggono.

comunque le maschere e i costumi, gli strumenti e gli ambienti, e la musica, sono molto curati e coinvolgenti, e la maschera di ferro è davvero inquietante

se continuate a salire nella valle, dopo aver superato villar perosa, perosa argentina, e tanti altri ridenti paesini, ma molto prima di arrivare a sestriere.... arriverete in una parte della valle dove si erge il forte di fenestrelle.
il forte, costruito nel corso di secoli controllava l'accesso dalla francia, ed è una delle poche costruzioni umane visibili dallo spazio. dalla base della valle sale lungo tutto il costone della montagna, ed è completamente visitabile, parte al chiuso dei camminamenti, parte all'aperto. l'intera visita, se volete arrivare fino in cima, richiede molte ore, ma se avete poco tempo (o poco fiato) potete salire solo la prima parte del forte. le guide sono simpaticissime, e tengono molto a preservare la loro storia e la tradizione della valle, basata su musiche e balli peculiari, e sulla lingua occitana (o patouà) che deriva dall'antica lingua d'Oc... echi storici meravigliosi in queste valli piemontesi!

la mia scoperta del piemonte spero continui presto, per ora mi auguro di aver stimolato la vostra curiosità per questa bellissima regione.... nel prossimo post, enogastronomia... un paradiso di cibo e vino!

Mostre & Co

In questo post, che verrà periodicamente aggiornato, vi segnalo, in ordine un po' sparso,  mostre, esposizioni, eventi, inaugurazioni, a Roma e non solo.... io vi faccio il prescreening, voi fatene poi l'uso che volete :-)
(qui il post più recente, aggiornato allo 01-04-2012)

gennaio-giugno 2012

Roma

Salvador Dalì: l'uomo, l'artista, al Complesso del Vittoriano:
recensione basata sui commenti di chi l'ha già visitata. Ci sono in mostra non molte opere, ma con un percorso espositivo molto ben curato e spiegato. L'approccio può piacere, a chi preferisce leggere molti pannelli, avere molte informazioni ed interpretazioni "pronte" dell'arte, ma può invece deludere i "fruitori istintivi" di arte, che non vogliono filtri intellettuali tra sè e il quadro, ma solo godersi tanti capolavori.

Miró! Poesia e luce al Chiostro del Bramante

Andy Warhol's Factory al Chiostro del Bramante

L'arte dell'avanguardia russa al Museo dell'Ara Pacis

Evgen Bavčar. Il buio è uno spazio al Museo di Roma in Trastevere

spettacolare, una serie di mostre sull'oriente, in una scenografica ambientazione tipicamente occidentale, le terme di diocleziano .... le vie della seta(terminato a metà marzo)

Mostra di  Henri-Cartier Bresson palazzo incontro mi ha stupito per modernità e semplicità, la mostra è bella ma a parer mio non eccezionale, sono più belle alcune delle foto mostrate nel video che molte di quelle in mostra. è un giudizio personale, penso valga comunque la pena andarci, magari la vostra foto preferita è là esposta...

Il Guggenheim. L'avanguardia americana 1945-1980 al Palazzo delle Esposizioni: deve piacervi proprio molto l'arte astratta... la mostra comprende 7 sale, c'è qualche pollock esposto, ma forse un paio di sale in tutto meritano la visita. ripeto, a meno che non sia il vostro genere preferito, non andateci apposta (fino a maggio)

National Geographic Italia - Il senso della vita. Amore, Lavoro, Pace, Salute al Palazzo delle Esposizioni: mostra di foto molto belle, non è grandissima ma è gratuita, e la NG non delude (fino a maggio).

Homo Sapiens al Palazzo delle Esposizioni: bellissima e interessantissima, da visitare (fino al 9 aprile) (qui la recensione).

Maxxi Arte e Maxxi Architettura al Maxxi

McCurry al Macro Testaccio: non perdetelo, le foto sono meravigliose in sè (fanno tutto un altro effetto viste là o su un libro) e anche l'allestimento merita, le foto sono raggruppate in modo da aumentarne l'impatto attraverso similitudini e contrasti, e la disposizione facendole quasi cadere addosso all'osservatore ne aumenta l'effetto di coinvolgimento.
un immersione in tanti mondi, in tante vite, che molti di noi non vedranno mai ma che esistono là fuori.

WILL, one year ago, one year after, mostra fotografica sullo tsunami, all'Istituto Giapponese di Cultura,
1-14 marzo

Metamorphosis all'Istituto Giapponese di Cultura: splendide foto e immersione in un mondo sconosciuto ai più. il giappone debole del dopoguerra. A Roma è finita, ma la trovate fino a giugno a Berlino 

Tina Modotti: una nueva mirada all'Instituto Cervantes

Testigos del olvido all'Instituto Cervantes: gli organizzatori sono un po' scostanti, che se la tirano a fare? solo perchè hanno la sede in piazza navona? però le foto e la tematica sono interessanti (terminata a febbraio)

Damien Hirst 

principalmente musica, ma anche letteratura, al Forum Austriaco di Cultura: il 9 febbraio, concerto jazz per pianoforte

Milano 

secondo me da non perdere assolutamente: Robert Mapplethorpe  allo Spazio Forma

Transavanguardia a Palazzo Reale; ci sono anche Cezanne e Tiziano e il Digitale-Pixar, insomma per tutti i gusti...

Firenze 

Duffy A photographic genius al museo Alinari

luglio-dicembre 2012

Roma

Andy Warhol e i media, GNAM Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea

Silk Road  al Palazzo delle Esposizioni

lunedì 30 gennaio 2012

I need to find the way to translate (properly, not with google translator) my posts in at least english and spanish... without rewriting everything! ideas? suggestions?

giovedì 26 gennaio 2012

ho come l'impressione...

... che si sia perso completamente, e da un bel po', il senso di tutto.
quello che segue non è una predica, non è moralismo, leggetelo, guardatevi intorno, guardate voi stessi e la vostra vita. e riflettete.

ma di cosa stiamo parlando?

gli ultimi italiani ad aver avuto davvero la percezione della miseria sono quelli che hanno vissuto il dopoguerra, quando le scarpe erano di cartone, e la carne non si mangiava mai, la cena era pane e cicoria (ossia un qualsiasi tipo di erba commestibile raccolto nei prati) e con un osso si faceva e rifaceva il brodo.
fatevelo raccontare da quei pochi che se lo ricordano o se lo vogliono ricordare.

i supermercati vuoti?
ma l'italiano ha la minima coscienza di cosa voglia dire DAVVERO non avere cibo, non avere acqua, non avere nulla???
siamo (anzi gli altri sono, io mi sento benissimo) in crisi perchè gli scaffali non sono strabordanti di 47 tipi diversi dello stesso prodotto, in cui cambia solo il colore della plastica che lo riveste.

ma chi ha bisogno davvero di scegliere tra decine di merendine (piene di grassi che fanno salire il colesterolo dei bambini a livello di quello dei grandi obesi), di patatine, di sughi pronti, di comprare della frutta e verdura (costosissima) che viene da serre lontane 2000 km?
perchè non approfittare della 'crisi' per tornare a consumare i prodotti che gli agricoltori, con enormi sacrifici, producono nella regione stessa in cui abitiamo? darebbe forza all'economia locale, lavoro, e non si peserebbe sul costo per gli spostamenti (il famoso kmzero) 

guardate nelle vostre case: avete chili e chili di cibo, comprato buttandolo nel carrello senza neanche pensarci.
vi permetterebbe di sopravvivere probabilmente per qualche mese, di sicuro per qualche giorno, senza sentire neanche un languorino, anche se da domani i negozi fossero completamente vuoti.

avete dei RUBINETTI, sparsi per la casa, che vi basta aprire per avere acqua POTABILE! avete davvero bisogno di succhi di frutta, bibite gasate, bibite dietetiche (per smaltire le merendine di cui vi strafogate),  per dissetarvi?

avete davvero bisogno di prendere l'auto per percorrere pochi chilometri? e per far fare ai bimbi i 300 metri che li separano da scuola? quanti di voi sanno che in un'ora di cammino a velocità normale (non veloce) si percorrono 5 km? che quindi molti per andare al lavoro soprattutto nelle città di provincia (che hanno in tutto un diametro di 5 km)  potrebbero farsi una passeggiata, che farebbe bene al loro fisico facendo risparmiare i soldi per la palestra, e facendo scendere il colesterolo dovuto alle suddette schifosissime patatine?

avete davvero bisogno, voi che vi lamentate di non arrivare a fine mese, voi che fate gli ambientalisti, di comprare un iphone da 400 euro? un iphone che, rottamato tra un anno perchè ne esce uno 'nuovo', pensate che vada forse a irrigare, convertendosi miracolosamente in acqua, le distese del Sahel, o che si trasformi in cibo per le galline? avete idea della quantità di silicio, non propriamente un elemento atossico e eco-friendly, riversata nelle discariche, solo per seguire l'industria della tecnologia?
sapete quante serie di prodotti sono già pronte, nei magazzini delle grandi fabbriche, per essere riversate sul mercato nei prossimi anni, con la scusa che il prodotto 'consuma lo 0.0001% in meno di elettricità' o che è realizzato in materiali ecologici (non è vero niente, niente che sia prodotto in una fabbrica può essere ecologico), o che proprio non potete fare a meno dell'ultima straordinaria funzione che vi fa scaricare un milione di applets in un microsecondo?
ma quando troverete i 12 anni di tempo per usare tutte quelle applets? e soprattutto, davvero volete passare la vostra vita a giocare con le applicazioni dell'ultimo cellulare? se ve lo comprate, probabilmente è ciò che meritate vi succeda.

"Ripenso all'accampamento che abbiamo superato partendo da Dakar. Mi pongo domande sulla sorte dei suoi abitanti, sulla provvisorietà, sullo scopo e sul senso di quelle esistenze, domande che quella gente non pone a nessuno, nemmeno a se stessa. Se il camion non porta i viveri, moriranno di fame, se l'autocisterna non porta l'acqua, moriranno di sete"
Ebano, R. Kapuscinski
leggetelo, e meditate sulla totale e completa inutilità e assurdità di tutto quanto ci circonda


p.s. del 30-01-2012
per poter inquadrare, a distanza di tempo, lo scenario in cui il post è stato scritto, la settimana dal 23 al 27 gennaio 2012 è stata la settimana in cui scioperi e blocchi di vario tipo (sciopero dei trasporti, blocco dei tir sulle autostrade, mancanza di benzina dovuta al panico che ha portato gli automobilisti a fare il pieno, prendendo in contropiede i distributori... insomma una settimana di passione), causati dalle decisioni su tasse e liberalizzazioni del governo monti (su cui non mi esprimerò), hanno reso un po' difficili gli spostamenti e a volte gli approvvigionamenti di prodotti freschi. da qui all'allarme e il panico della gente comune, che al grido 'i supermercati sono vuoti' si affannava a fare incetta, il passo è stato breve e abbastanza idiota, e ha fatto scattare la riflessione su riportata.

giovedì 19 gennaio 2012

E' una delle cose più difficili...

"Non riesco a combinare un cazzo. Non riesco a ingranare. E' come se fosse tutto bloccato. Si sono già presi il meglio."
"Cazzo, è la prassi. La vita è tutta in salita. Ma hai solo ventisette anni, magari prima o poi riuscirai a combinare qualcosa."
"Cosa facevi alla mia età?"
"Mi andava molto peggio. Mi sdraiavo a notte fonda in mezzo alla strada, ubriaco fradicio, sperando che qualcuno mi investisse. Mi è andata sempre male."
"Non riuscivi a pensare a un altro modo?"
"E' una delle cose più difficili. Decidere quale sarà la tua prima mossa."

(C. Bukowski, Musica per organi caldi)

Siccome lui è un genio, lo esprime molto meglio di quanto potrei fare io.
In qualsiasi modo ci si arrivi, costruttivo o autodistruttivo, decidere è sempre il passo più difficile. Mettere in pratica le decisione è una strada tutta in discesa.

mercoledì 11 gennaio 2012

Piemonte mon amour

Da tanti tanti anni desideravo tornare in Piemonte. Avevo bei ricordi dei precedenti viaggi, legati soprattutto però alle persone con cui mi trovavo. Persone care, o persone conosciute in viaggio, che mi hanno arricchito e divertito. La città di Torino la ricordavo molto scura, crepuscolare, quasi triste. Ora mi è apparsa invece luminosa, non c'è altro aggettivo per descriverla. Strade piene di gente e di luce, palazzi storici ben illuminati, tanta vita, tanti locali. Una sorpresa inaspettata direi.

E la visita dei musei è assolutamente da non perdere. Soprattutto se in compagnia di qualche ottimo amico!
Il museo Egizio, secondo il gran criterio anglosassone che la cultura deve essere democratica (il British Museum è gratuito e contiene tesori inenarrabili), ha un prezzo irrisorio, 3.50 euro. Al punto da concedersi il lusso dell'audioguida, anche perchè di fronte al furto di 12 euro richiesto per tante mostre scarsine, mi è venuto spontaneo contribuire un po' di più al bilancio di questo museo che contiene tante meraviglie, di cui solo una minima parte è in esposizione.

Non si finirebbe mai di girare, peccato solo che le sale siano piccole rispetto al numero di teche e di visitatori, e sia quindi a volte difficile poter assaporare un oggetto, un colore. Le mummie ci sono, ma sono una minima parte del museo, anche se i turisti vi si aggirano intorno con urletti e espressioni di disgusto, e i bambini le adorano. Ma il numero di papiri, manufatti, monili, amuleti, vasi, decorazioni di ogni tipo, inclusi dei modellini di navi da porre nelle tombe, è al di là dell'immaginazione, e il pensare al solo lavoro di catalogazione, per non dire dello studio e dell'investigazione, dà un po' le vertigini... quanti studiosi, quanti ragazzi appassionati, si saranno succeduti e si succedono tra le scatole che contengono le migliaia di reperti? lo trovo davvero affascinante e un po' disorientante.

L'ambiente più bello del museo, probabilmente perchè il meno affollato, il meno carico, è lo statuario, in cui le solenni e stilizzate sculture nere si alternano tra luci e ombre in un allestimento spettacolare e molto moderno.

Se poi l'immersione nel passato non vi basta, c'è un altro museo, che non è così cheap, ma è molto, molto divertente... il museo del cinema. A parte i cimeli storici e gli oggetti usati in film famosi (scenografie, vestiti, copioni), la parte più interessante è la splendida collezione di foto, di artisti e registi sia dentro che fuori dal set. Vederli su quelle pareti è come capire che sono davvero esistiti, non solo sullo schermo ma anche nella vita reale. 

Tornando alla vostra vita reale..... girate per la città, assaporate i gelati e le cioccolate, entrate negli androni dei palazzi eleganti... e poi uscite da Torino e andate verso le Alpi, verso il Monviso che maestoso vi attende..... nel prossimo post, un giro per le valli piemontesi, e per la cucina regionale.