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giovedì 26 gennaio 2012

ho come l'impressione...

... che si sia perso completamente, e da un bel po', il senso di tutto.
quello che segue non è una predica, non è moralismo, leggetelo, guardatevi intorno, guardate voi stessi e la vostra vita. e riflettete.

ma di cosa stiamo parlando?

gli ultimi italiani ad aver avuto davvero la percezione della miseria sono quelli che hanno vissuto il dopoguerra, quando le scarpe erano di cartone, e la carne non si mangiava mai, la cena era pane e cicoria (ossia un qualsiasi tipo di erba commestibile raccolto nei prati) e con un osso si faceva e rifaceva il brodo.
fatevelo raccontare da quei pochi che se lo ricordano o se lo vogliono ricordare.

i supermercati vuoti?
ma l'italiano ha la minima coscienza di cosa voglia dire DAVVERO non avere cibo, non avere acqua, non avere nulla???
siamo (anzi gli altri sono, io mi sento benissimo) in crisi perchè gli scaffali non sono strabordanti di 47 tipi diversi dello stesso prodotto, in cui cambia solo il colore della plastica che lo riveste.

ma chi ha bisogno davvero di scegliere tra decine di merendine (piene di grassi che fanno salire il colesterolo dei bambini a livello di quello dei grandi obesi), di patatine, di sughi pronti, di comprare della frutta e verdura (costosissima) che viene da serre lontane 2000 km?
perchè non approfittare della 'crisi' per tornare a consumare i prodotti che gli agricoltori, con enormi sacrifici, producono nella regione stessa in cui abitiamo? darebbe forza all'economia locale, lavoro, e non si peserebbe sul costo per gli spostamenti (il famoso kmzero) 

guardate nelle vostre case: avete chili e chili di cibo, comprato buttandolo nel carrello senza neanche pensarci.
vi permetterebbe di sopravvivere probabilmente per qualche mese, di sicuro per qualche giorno, senza sentire neanche un languorino, anche se da domani i negozi fossero completamente vuoti.

avete dei RUBINETTI, sparsi per la casa, che vi basta aprire per avere acqua POTABILE! avete davvero bisogno di succhi di frutta, bibite gasate, bibite dietetiche (per smaltire le merendine di cui vi strafogate),  per dissetarvi?

avete davvero bisogno di prendere l'auto per percorrere pochi chilometri? e per far fare ai bimbi i 300 metri che li separano da scuola? quanti di voi sanno che in un'ora di cammino a velocità normale (non veloce) si percorrono 5 km? che quindi molti per andare al lavoro soprattutto nelle città di provincia (che hanno in tutto un diametro di 5 km)  potrebbero farsi una passeggiata, che farebbe bene al loro fisico facendo risparmiare i soldi per la palestra, e facendo scendere il colesterolo dovuto alle suddette schifosissime patatine?

avete davvero bisogno, voi che vi lamentate di non arrivare a fine mese, voi che fate gli ambientalisti, di comprare un iphone da 400 euro? un iphone che, rottamato tra un anno perchè ne esce uno 'nuovo', pensate che vada forse a irrigare, convertendosi miracolosamente in acqua, le distese del Sahel, o che si trasformi in cibo per le galline? avete idea della quantità di silicio, non propriamente un elemento atossico e eco-friendly, riversata nelle discariche, solo per seguire l'industria della tecnologia?
sapete quante serie di prodotti sono già pronte, nei magazzini delle grandi fabbriche, per essere riversate sul mercato nei prossimi anni, con la scusa che il prodotto 'consuma lo 0.0001% in meno di elettricità' o che è realizzato in materiali ecologici (non è vero niente, niente che sia prodotto in una fabbrica può essere ecologico), o che proprio non potete fare a meno dell'ultima straordinaria funzione che vi fa scaricare un milione di applets in un microsecondo?
ma quando troverete i 12 anni di tempo per usare tutte quelle applets? e soprattutto, davvero volete passare la vostra vita a giocare con le applicazioni dell'ultimo cellulare? se ve lo comprate, probabilmente è ciò che meritate vi succeda.

"Ripenso all'accampamento che abbiamo superato partendo da Dakar. Mi pongo domande sulla sorte dei suoi abitanti, sulla provvisorietà, sullo scopo e sul senso di quelle esistenze, domande che quella gente non pone a nessuno, nemmeno a se stessa. Se il camion non porta i viveri, moriranno di fame, se l'autocisterna non porta l'acqua, moriranno di sete"
Ebano, R. Kapuscinski
leggetelo, e meditate sulla totale e completa inutilità e assurdità di tutto quanto ci circonda


p.s. del 30-01-2012
per poter inquadrare, a distanza di tempo, lo scenario in cui il post è stato scritto, la settimana dal 23 al 27 gennaio 2012 è stata la settimana in cui scioperi e blocchi di vario tipo (sciopero dei trasporti, blocco dei tir sulle autostrade, mancanza di benzina dovuta al panico che ha portato gli automobilisti a fare il pieno, prendendo in contropiede i distributori... insomma una settimana di passione), causati dalle decisioni su tasse e liberalizzazioni del governo monti (su cui non mi esprimerò), hanno reso un po' difficili gli spostamenti e a volte gli approvvigionamenti di prodotti freschi. da qui all'allarme e il panico della gente comune, che al grido 'i supermercati sono vuoti' si affannava a fare incetta, il passo è stato breve e abbastanza idiota, e ha fatto scattare la riflessione su riportata.

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