avvertenza ai naviganti: se non siete dotati di ironia e autoironia, evitate di leggere questo blog, non sareste in grado di apprezzarlo

lunedì 19 settembre 2011

via roma a maglie

se vi viene dato appuntamento in qualche cittadina o paesino del salento, e pensate di poter usare il navigatore per raggiungere l'indirizzo convenuto, beh scordatevelo!
il vostro navigatore, o anche googlemaps, potrebbe non trovare non solo stradine di campagna, ma anche strade principali nel pieno centro delle città maggiori.
mi è capitato sia con lecce che con maglie, e dopo accurata riflessione siamo giunti a questa conclusione: non serve che strade come via roma, la strada principale di maglie, siano nelle vostre mappe satellitari.... i locali sanno benissimo quale sia via roma, e non è previsto che vengano 'stranieri'. anzi se siete stranieri, è meglio che non troviate la strada...
mi ricorda abbastanza la segnaletica basca! i paesi baschi non sono mai stati conquistati perchè i cartelli stradali sono talmente folli che andrete a finire ovunque tranne dove volete... i poveri centurioni romani chissà che bestemmioni quando si ritrovavano sempre allo stesso punto! stessa cosa succede in salento: agli incroci le indicazioni che vi servono dovete cercarvele nel retrovisore, perchè non sono mai dove dovrebbero essere.
comunque se cercate su viamichelin, vedrete che via roma a maglie esiste.... qualche volta!!!!

venerdì 2 settembre 2011

una piccola soluzione alla crisi...

... sarebbe, secondo me tornare alle cose semplici, fatte a mano.
ok, non capisco nulla di macro- e micro- economia, ma mi pare che la meccanizzazione, invece
di aiutarci, abbia alla fine creato una situazione in cui bisogna inventarsi dei lavori inutili (il settore
dei servizi) per poter guadagnare abbastanza da consumare ciò che viene prodotto in gran quantità e con minimo contributo umano...
un cane che si morde la coda.
se non fossi già "in là con gli anni" farei un pensierino a questo... il lavoro del  panettiere,
un lavoro nobile e molto molto faticoso... ecco perchè i ragazizni disoccupati non hanno voglia di farlo.
dovremmo essere un po' più umili e realistici, tornare a produrre ciò che serve davvero, e produrre cose vere, come il pane....