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lunedì 13 dicembre 2010

le mura vuote

Inizierò il mio blog con un'idea che mi ha colpito stasera, dopo una rilassante lezione di pilates.
Idea che mi ha colpito e molto rattristato.
Ieri ho rivisto il film Fahrenheit 451. In una delle scene, la mogliettina chiacchiera con le amiche davanti alla tv, in una casa completamente vuota di libri (per chi non lo sapesse, nel film il possesso e la lettura di libri sono illegali).
Il pensiero che mi ha fulminato è che in realtà ne ho viste tante, di case così: case in cui un libro non entra neanche per sbaglio, le mura sono desolatamente vuote di cultura, le uniche scritte sono le etichette dei vestiti firmati. Se proprio i padroni di casa hanno un libro, si tratta di regali di natale sbagliati, e il povero esemplare se ne sta intonso e lucido in un angolino, aspettando di ingiallire senza aver mai sentito l'aria sulle pagine. Tali padroni di casa sono spesso persone laureate, ulteriore conferma che una laurea non  è quasi mai equivalente ad avere una cultura.
Ciò che nel film è presentato come fantascienza, una vita piatta monotona e acritica senza libri, è realtà molto reale per tante persone che incontriamo ogni giorno.

Eppure non c'è niente di più bello, entrando in una stanza, che vedere un'enorme libreria a muro strabordante di libri, possibilmente letti, riletti, sfogliati e consultati fino a consumarli... ma forse sono solo una romantica, dovrei aggiornarmi e passare alla playstation ;-)
scherzo! e torno al mio amato garcia marquez :-)