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domenica 16 ottobre 2011

stanotte la mia città è strana, come sospesa. 
vedo residui di lotte, vetrine infrante,
molti oggi hanno lasciato la città, per essere lontani da tutto questo.
vedo poca gente in giro, ma la poca che c'è è felice
coppiette di innamorati passeggiano tra le rovine,
gruppetti di giovani un po' alticci, dopo una settimana di lavoro, continuano il sabato sera per la strada dopo la chiusura dei locali

tanti tanti camion e lavoratori della nettezza urbana, che cercano di ridare ordine e pulizia,
assurdamente fuori posto, una fila di limousine bianche con led blu, per qualche motivo in attesa di qualcuno al circo massimo
una fila, ben più lunga, di persone, che in contrasto con quelle di oggi, in silenzio e in pace, si avviano con ceri in mano per un pellegrinaggio notturno
le strade chiuse per farle passare, mentre pregano, le stesse strade chiuse poche ore prima per salvare la città e i suoi abitanti da selvaggi impazziti.

il colosseo che è sempre là, splendido e sfacciato
e noi romani che torniamo. voi andate via, tornate da dove siete venuti,
dal vostro girone infernale.
noi romani siamo sempre qui, ci saremo sempre, e ci riprendiamo la nostra città