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sabato 11 febbraio 2012

tradizione e modernità in cucina

parlare di cucina, di cibo, di nuovi e vecchi sapori, è quasi soddisfacente quanto preparare ed assaporare i piatti. e poichè col tempo il ricordo sbiadisce, causa età che avanza e rincoglionimento precoce, prima di cancellare le sensazioni vorrei condividere con il mio singolo lettore mensile ;-)  il racconto di un'ottima esperienza gastronomica, accompagnata da un elegante ambientazione, il tutto condito dalla migliore compagnia che si possa desiderare... per cui ecco qua, la cronistoria, attraverso il dettagliato menù, di una lussuosa cena (di capodanno), che è anche un viaggio attraverso la cura dei dettagli, dalla scelta degli ingredienti alle argentee decorazioni che abbellivano l'ambiente. 


esperienza che è stata tanto più apprezzata, in quanto la scrivente, che di solito si impiccia e si mette in mezzo dominata da manie di protagonismo :-), questa volta è stata estromessa a forza e ha potuto godere della perfetta organizzazione e dell'ottimo cibo senza muovere un dito (quasi.... ha solo tagliato sottili sottili le zucchine per l'insalata :-) ). e, davvero, gustare senza aver dovuto faticare, nè come organizzatrice nè come bassa manovalanza, è meraviglioso.

premessina: a me (chiamatela ignoranza, snobismo, superficialità, non so) piace la cucina semplice e tradizionale, forse poco elegante, che sa di piatto preparato la domenica di festa dalla nonna. gli gnocchi, i cannelloni e i ravioli, la pasta al forno... e poi gli arrosti, l'agnello e il capretto al forno... le crostate e i ciambelloni. sapori che mi riportano all'infanzia e a momenti di famiglia nella grande casa piena di gente e di risate.
amo anche la cucina che chiamo tra me e me minimalista, cotture alla griglia, al vapore, pochissimi condimenti, o cibi crudi.... forse perchè non sono molto brava a intrugliare e a fare preparazioni elaborate.

sono di natura diffidente verso la cucina troppo costruita, temo sempre che l'assenza di semplicità nasconda la mancanza di sostanza a favore della forma. quando però la forma va con la sostanza, quando il piatto non è solo elaborato ma curato, studiato, bello da vedere e buono da gustare, mi lascio corrompere!!! anche perchè i piatti sotto descritti, o almeno gran parte di essi, pur sembrando molto moderni, sono invece antiche ricette tramandate di generazione in generazione, forse solo rivisitate in chiave contemporanea.

lo chef e le sue aiutanti hanno lavorato per giorni al menù, alla scelta dei piatti e degli ingredienti, e il risultato è che sono stati serviti ai fortunati convenuti i seguenti manicaretti:

fagottini e parmentier
Entrées

- salsiccette affumicate rumene
- stracchino e mozzarelline del caseificio di galatina
- parmentier di pollo su letto di rucola all'aceto
- babà rustico napoletano ai formaggi e babà rustico napoletano con formaggio e salame napoli: in pratica un ottimo pan brioche, simile, ma più morbido, alla torta al formaggio tipica umbra che si fa a pasqua... e in qualche modo mi ha ricordato anche il casatiello, probabilmente per la presenza del salame, anche se penso che la pasta sia diversa.
- fagottini in pasta fillo con tomini accostati a marmellatina al peperoncino, una squisitezza, adoro il toma in tutte le sue declinazioni, e la marmellata al peperoncino ci stava divinamente, ringraziamo la barbara per averci deliziato
- budino di mozzarella, accompagnato da gelatina di mosto di negroamaro alla menta di una ben nota ditta ;-) ma senza nulla togliere alla gelatina, il budino era meraviglioso di suo... pareva di mangiare una ricotta leggerissima, e invece dentro c'era mozzarella, burro e non so cos'altro, lavorati in modo da farli diventare una spuma quasi... direi il top tra gli antipasti (ma solo perchè amo smodatamente i formaggi... era tutto ottimo!)

Primo piatto... arriva lo spettacolo

Riso Venere con mazzancolle in salsa d'arancia, servito in coupe d'arancia

bello, bellissimo, come potete vedere dalle foto, quindi sicuramente d'effetto per stupire gli ospiti....  e buono buonissimo, per convincere le malfidate ( ihih) che non si fanno abbindolare dalla presentazione scenografica. ha resistito alla prova del giorno dopo, anzi era se possibile ancora più buono.... e ci ha reso molto molto felici

Secondi Piatti

lonza di maiale al latte e insalata di zucchine con pinoli e noci tostate
la lonza ci è piaciuta molto (d'altra parte max ci aveva dato parere positivo), le insalate crude a oltranza a volte mi lasciano perplessa (quella di spinaci e castagne è indigeribile.... ) ma questa era buona

seppioline ripiene con patate e piselli un must, buona buona, le seppioline le mangiamo in ogni modo crude o cotte :-)  (thanks doni!!!)
lenticche e cotechino ancor più must, ma qui faccio la presuntuosa e dirò che le mie lenticchie sono più buone ahahah

Desserts
per chi è sopravvissuto alla svagonata di cibo summenzionata, e al brindisi (eh si, siamo arrivati un po' lunghi..... ahahahh troppissimo cibo buono) ecco i dolci, quanti dolci.....

, - torrone morbido al pistacchio e mandorle
- dolce tipico albanese di cui non ricordo il nome ma tanto buono e tanto calorico... con dentro miele e frutta secca e non so cos'altro... e una lavorazione di ore (grazie dina!) 
- strudel di mele originale altoatesino (particolarmente apprezzato, grazie al nostro bolzanese)
- cotognata con noci
- tronchetto di pasta di mandorla
- panettone
- crema all'arancia e palle di neve ..... e  non aggiungo altro....

sui vini, abbiamo esercitato una strettissima autarchia, rosè e bianchi di galatina, e spumanti brut e dolce salentini. il tutto servito in calici di cristallo e accompagnato da decorazioni eleganti, fuochi e stelline.... 
uno splendido matrimonio tra tradizione e modernità
per cui grazie grazie grazie, dina luciana e tutti gli altri collaboratori-sbucciapatate-lavapiatti-sguatteri, e grazie soprattutto allo chef pierpaolo che ci ha stupito con i suoi piatti creando un capodanno d'alta classe!

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