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martedì 12 luglio 2011

la vittoria del servilismo e della mafiosità

Avrei voluto poter scrivere un post diverso, poter raccontare che per una volta il merito e la bravura hanno vinto. Invece è stata una vittoria a metà, con un sapore amaro.
Questo è stato un anno di concorsi nella ricerca, e molte persone preparate e competenti, che si sono fatte un'ottima esperienza in italia e/o all'estero, hanno partecipato a questa umiliante transumanza, da una città all'altra, cercando i trasporti e gli hotel meno cari, per non pesare ulteriormente su stipendi già magri, per partecipare a concorsi per i quali manca solo che nel bando sulla gazzetta ufficiale venga scritto il nome del vincitore. (Consolidata e triste abitudine prevede che, quando esce un nuovo bando, si dica: è uscito il concorso di tal dei tali... alla faccia della procedura di selezione comparativa).

E' successo, come al solito, che i bandi siano stati fatti su misura sui candidati interni, persone probabilmente ottime ma il cui solo merito professionale è fare gli schiavi ai loro caporaletti. E' successo che i bandi siano stati riaperti per descrivere meglio il profilo del candidato. E' successo che le commissioni abbiano ricevuto pressanti telefonate per far vincere posti a figli di importanti politici, il cui CV può vantare appunto solo il cognome (non) illustre. E' successo che le commissioni abbiano mercanteggiato e venduto posti in cambio di favori e voti per i loro protetti nei futuri concorsi.

Per bilanciare tutta questa mafia e delinquenzialità elevate a sistema, per fortuna il destino ci ha messo lo zampino. E' infatti anche successo, con mia immensa soddisfazione, che uno dei candidati interni, quindi per cui il bando era stato pensato, abbia sbagliato la domanda e sia stato escluso dal concorso. Il posto, come dovrebbe essere sempre, è stato vinto da una persona competente, preparata e con esperienza nelle più prestigiose università internazionali.

E' successo che alcuni partecipanti fossero talmente vertiginosamente più competenti dei candidati vincitori (delle schiappe da paura), che le commissioni non hanno potuto, a rischio di sputtanamento vergognoso, far vincere gli interni, e quindi in pochi, pochissimi casi purtroppo, il migliore ha avuto finalmente il sospirato posto di lavoro.

Questi pochi episodi, pur ristabilendo un minimo di giustizia, purtroppo non compensano il grosso di posti di lavoro assegnati per clientelismo, giochetti politici, o semplicemente perchè il boss testa di cavolo di turno preferisce avere al suo servizio uno schiavetto senza spina dorsale, prono esecutore dei suoi voleri, piuttosto che un ricercatore bravo, indipendente, originale, che potrebbe addirittura metterne in discussione la bravura.
Molti ricercatori, parecchio migliori di me, si sono visti ingiustamente sorpassati da raccomandati e protetti di ogni sorta.

Insomma, visto l'andazzo; visto che non rientro tra i pochi (molto pochi) bravissimi che sono riusciti dopo anni di sacrifici ad avere ciò a cui avrebbero avuto diritto ben prima; e pur avendo un CV migliore di persone che hanno avuto il loro bravo posto di lavoro, dietro vendita della loro anima; beh, preferisco di gran lunga non aver vinto nulla, perchè vuol dire che ho conservato la mia autonomia e il rispetto di me, cosa che i poveri vermetti vincitori di posto non potranno mai (più) dire.


piccolo aggiornamento al post, al 23 settembre:
il destino procede per vie misteriose, ma prima o poi rimette le cose a posto... ho saputo ieri che una persona in gamba, che si è fatta una notevole gavetta, anche all'estero, senza nessun protettore, e con una situazione familiare anche non molto facile, ha vinto un posto da ricercatore all'università, perchè il candidato vincitore (interno chiaramente) ha sbagliato la domanda... ha allegato troppe pubblicazioni.....ed è stato escluso! che soddisfazione!!!! complimenti amica mia!!!!

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