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sabato 30 aprile 2011

la democrazia dell'ingiustizia e dell'inefficienza

Sui giornali grande indignazione per il ritardo nei soccorsi a Sposini. Mi dispiace per lui, è una persona simpatica e spero si rimetta presto, ma mi duole dire che se non fosse una persona 'famosa', tutte queste polemiche, indignazione, dettagli, accuse e controaccuse non ci sarebbero state o non avrebbero avuto tutta questa attenzione. Per avere un'idea, alla fine del post un pezzo dell'articolo sul Corriere di oggi. 

Solo pochi giorni fa, una bambina è morta, e l'ambulanza non è arrivata in tempo
Posso raccontare anche una tristissima esperienza personale. Qualche tempo fa, un ragazzo di 25 anni, amico di famiglia, che giocava a calcetto, ha avuto un attacco di cuore. Pur essendo il campo di calcio vicinissimo al policlinico di Tor Vergata, l'ambulanza è arrivata con 40 minuti di ritardo. Il ragazzo è morto.

Come al solito, nessun 'giornalaio' che scriva un'inchiesta seria sui motivi per cui un servizio che dovrebbe salvare le vite, troppo spesso non funziona. Ora si declama e ci si indigna per qualche giorno, poi tutto passa nel dimenticatorio fino a che qualche altro famoso non incorre nella stessa disgrazia. Per la gente comune, è normale amministrazione morire perchè non arriva un'ambulanza.



Dal Corriere della Sera:
" Immediatamente soccorso dai colleghi, il giornalista sarebbe stato prelevato dall'ambulanza circa 40 minuti dopo essersi sentito male. A quanto rende noto l’Ares 118, i soccorsi sono arrivati in 19 minuti. La chiamata è arrivata alla centrale alle 14.11. Le ambulanze della zona erano però tutte impegnate in altri soccorsi, così la centrale ha inviato un’ambulanza che si trovava in una zona limitrofa. Gli operatori hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasportato in codice rosso al Santo Spirito. «Siamo pronti a mostrare tabulati e registrazioni», dice Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 di Roma. «Non so perché qualcuno parli di soccorsi arrivati dopo 40 minuti». De Angelis non esclude una denuncia per diffamazione. La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha reso noto di aver chiesto una relazione al 118 «per conoscere i dettagli dell'intervento». «L'intervento di soccorso a Sposini è stato effettuato nei tempi e nelle modalità previsti dai protocolli dell'emergenza», specificano gli uffici dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio. «L'Ares 118 come ogni altra azienda che si occupa di soccorso», spiegano in una nota, «interviene nel rispetto delle linee guida, entro gli 8 minuti per tutti i codici, fermo restando che il paziente critico identificato con codice rosso ha la priorità rispetto agli altri. Nel caso specifico di Sposini, si è appreso soltanto alle 14.27 che si trattava di un codice rosso, e quindi di massima priorità. La centrale operativa la prima volta è stata allertata per un "malore" senza ulteriori dettagli facendo assegnare codice giallo. L'ambulanza è giunta comunque sul posto alle 14.30 e alle 14.34 l'équipe confermava la presa in carico del paziente»."

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